(S. Carina) –Baldini è in Brasile, Sabatini a Milano. Nella notte tra mercoledì e giovedì, il dg ha assistito al pareggio tra Corinthians e Santos che ha permesso alla squadra di Castan di approdare alla finale di Coppa Libertadores e si è visto con l’agente diDodò. Il ds, invece, ieri ha provato tutto il giorno a convincere Borini ad accettare il rinnovo della comproprietà con il Parma. L’accordo tra i due club – frutto di un gentleman’agreement risalente a gennaio quando la Roma anticipò i 2,3 milioni per la metà del cartellino anziché rimandare il discorso a giugno – esiste da tempo. È il calciatore, con il suo agente De Marchi – molto loquace fino a poche settimane fa e trinceratosi ora dietro un misterioso silenzio – a puntare i piedi.
L’attaccante, infatti, non ne vuol sapere di rimanere a metà tra Parma e Roma. Dal canto suo, il club giallorosso non vorrebbe correre il rischio (oramai prossimo a divenire realtà) di finire alle buste perché è consapevole che dietro il sorriso amichevole del dg Leonardi, si cela il Liverpool (con l’Inter che monitora la situazione). Per questo motivo,Sabatini pur avendo continuato a parlare sino a tarda notte con l’agente dell’ex Swansea, si è visto costretto ad intavolare una trattativa con il Parma. E qui nascono i problemi: la società del presidente Ghirardi, se è vero che è disposta a rinnovare la comproprietà (certa che con Zeman, il cartellino aumenterebbe di valore), ora che la Roma si vede costretta a riscattare l’attaccante, chiede 6,5 milioni (valutazione complessiva intorno ai 13). Sabatini è distante, fermo a poco più di 4. Ulteriore complicazione che giustifica il nervosismo del club giallorosso – che non aveva messo in preventivo una spesa di questo tipo – c’è il fatto che secondo le regole della Figc, in caso di operazioni poste in essere entro il 30 giugno, la conseguente fideiussione da parte della società acquirente dovrà pervenire non oltre l’8 luglio. Un problema in più, che si poteva (e voleva) evitare. E invece le buste – con tutte le incognite del caso – sono oramai ad un passo.
Intanto mentre Bojan pensa alla prossima stagione – «Mi concentrerò solo sulla Roma, poi se tornerò al Barcellona non dipenderà da me» – ieri è stato riscattato dal Verona il centrocampista D’Alessandro. Si è complicata ulteriormente la situazione relativa a Destro: mercoledì il Siena ha rispettato la deadline di mezzanotte per riscattare la metà del cartellino del centravanti, pagando 1,3 milioni al Genoa. Ora il calciatore è a metà tra i due club. Rispetto a Borini, non si andrà comunque alle buste perché la comproprietà è nata in questa stagione e quindi (eventualmente) verrà discussa il prossimo anno. Ma è da escludere che il calciatore rimarrà in una delle due squadre. In pole c’è l’Inter che ieri ha avviato contatti anche con il presidente Mezzaroma ma in agguato rimane la Juventus come confermato dall’ad Marotta. E la Roma? È in una posizione d’attesa, tra l’altro aggravata dalla querelle-Borini.
Rumors provenienti dalla Spagna: Sampdoria e Roma sarebbero pronte a ricalcare da vicino un’operazione stile-Genoa. Quale? Prendere insiemeRossi dal Villareal, con l’attaccante che per la prossima stagione rimarrebbe a Genova, per poi ridiscutere la sua posizione a giugno 2013 quando si sarà completamente ristabilito dall’infortunio. I rapporti tra i due club sono ottimi e l’affaire-Romero dello scorso anno (bloccato da Sabatini, prima di tesserare Stekelenburg, e poi girato alla Samp), è lì a dimostrarlo.