(U. Trani) – La partita della vita per Cesare Prandelli. Che, proprio per questo, vuole giocarsela con l’Italia migliore. Nel senso che torna al sistema di gioco preferito, il 4-3-1-2, e con gli interpreti più affidabili. Largo ai senatori. Nelle posizioni per loro ideali. La nazionale, per la prima volta da quando è all’Europeo, presenta i suoi quattro campioni del mondo, i reduci di Berlino 2006: Buffon, Barzagli, Pirlo e De Rossi.
Entrano in scena al momento giusto e al posto giusto. A parte il capitano, portiere alla presenza numero 117, il difensore sul centro destra nella linea che torna a quattro, il regista che imposta da dietro ma può anche ritrovarsi trequartista, suo vecchio ruolo prima dell’intuizione di dieci anni fa di Ancelotti che lo arretrò nel suo Milan, e il centrocampista che si ritrova mezzala anche per cercare di aiutare da finalizzatore, essendo il miglior realizzatore del gruppo, con dieci gol, dopo Di Natale.
(…). Devono prendersi la rivincita e il cittì punta forte sulle loro caratteristiche non solo tecniche. Serve la personalità e l’esperienza, nella notte più lunga. De Rossi è al centro della rivoluzione di Prandelli. Papà Alberto e mamma Michela sono saliti sul charter azzurro che da Cracovia ha portato l’Italia ieri prima di pranzo a Poznan.
I genitori di Daniele saranno in tribuna al Municipal stadium di Poznan per la gara da dentro o fuori. Con il figlio chiamato a cambiare ancora ruolo. Il quarto in una stagione in cui ha giocato regista basso con Luis Enrique e, sempre nella Roma, anche centrale difensivo nella linea a quattro, libero nelle prime due gare dell’Italia all’Europeo e stasera mezzala, come lo vuole Zeman, il nuovo tecnico giallorosso.
Da intermedio può colpire, attaccare, inserirsi e in assoluto partecipare di più. Questa nazionale sarà sempre più sua. Perché alla fine del prossimo biennio quando lasceranno, come annunciato, Buffon e Pirlo l’azzurro, sarà lui il capitano (oggi presenza numero 75).
(…) «È la grande occasione della mia carriera. Mi esalto in partite così, quelle in cui non si possono fare calcoli» assicura Federico Balzaretti, pronto al debutto nell’Europeo. «Se sono carico? Ci pensa Gesù Cristo…» sussurra Antonio Di Natale che non vuole sprecare la chance da titolare. «Se Balotelli non giocherà, sarà per scelta tecnica». Il professor Enrico Castellacci mette a disposizione di Prandelli anche SuperMario. «Era solo un leggero risentimento al ginocchio destro. Lo abbiamo seguito in queste ore, si è allenato e può scendere in campo. Sta bene, insomma». Allarme rientrato. L’attaccante del City partirà dalla panchina: può essere un cambio in corsa. Come Diamanti. In caso di eliminazione, stabilito il programma di rientro: partenza prevista mercoledì da Cracovia alle 17.30, scalo a Milano e arrivo a Roma in serata.