(S. Carina) Un americano a Roma:l’ennesimo. Stavolta però, qualora la trattativa dovesse andare in porto, non farà parte della dirigenza ma della squadra che sarà allenata da Zdenek Zeman. La Roma, infatti, tratta Michael Bradley, centrocampista, classe ’87, che già un anno fa era stato offerto ai giallorossi ma che non aveva ottenuto l’ok di Walter Sabatini che non lo aveva ritenuto idoneo per il gioco di Luis Enrique (tra l’altro all’epoca, provenendo da un campionato estero, il calciatore aveva lo status di extracomunitario).
Ora qualcosa è cambiato e con l’avvento del tecnico boemo, Bradley – che nell’ultima stagione ha giocato nel Chievo – torna nel mirino della Roma. Si tratta di un mediano duttile, capace di giostrare sia da regista che come interno. E a pensarci bene, oltre che tecnicamente, sarebbe la soluzione ad un problema legato al marketing che la nuova Roma – targata Usa – non è ancora riuscita a risolvere.Ossia, quello di annoverare un calciatore statunitense nella sua rosa. Una richiesta che risale addirittura al maggio di un anno fa, quando negli incontri tra DiBenedetto e gli uomini che di lì a breve avrebbero formato la dirigenza, Sabatini in primis, l’attuale presidente del club giallorosso – pur essendo una persona che sulle questioni tecniche ha sempre preferito più ascoltare che parlare – domandò: «Ci sarebbe un giocatore statunitense che potrebbe giocare nella Roma?». Un quesito che al tempo spiazzò l’interlocutore (Sabatini) ma che ha lasciato spazio ad una possibilità nemmeno troppo remota.
All’epoca iniziarono a circolare molti nomi – dal portiere Yelldell (Duisburg), passando per i vari Chandler (Norimberga) Agudelo (New York Red Bull), Kliestan (Anderlecht) – e si fece anche quello di Bradley, di proprietà del Mönchengladbach ma in prestito all’Aston Villa. Il tempo è galantuomo e così quello che non andava bene per Luis Enrique potrebbe invece rivelarsi ad hoc per Zeman. Senza dimenticare che per espandere il marchio Roma anche negli Usa – alla vigilia della tournée estiva – il nome di Bradley viene considerato perfetto dalla nuova proprietà.
Qualora venisse ingaggiato (sul calciatore è forte l’interesse del Palermo, della Fiorentina e da un paio di giorni ha chiesto notizie anche la Juventus) si tratterebbe di una novità in tutti i sensi:nella storia della Roma, nessun americano ha vestito la maglia giallorossa. I rapporti tra Roma e Chievo sono ottimi e il riscatto della metà di Tallo ne è la dimostrazione. Greco, un conguaglio economico di 2 milioni e il prestito di un giovane (lo stesso Tallo, Piscitella o Stoian), dovrebbero convincere il ds Giovanni Sartori che ieri non ha potuto far altro che confermare la trattativa: «È vero, esiste l’interesse dei giallorossi. La Roma ha delle contropartite che ci potrebbero interessare». Non resta dunque che attendere.