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IL ROMANISTA Caprari: “Tornare? Magari, però…”

Gianluca Caprari

 (V. Meta) –  Finalmente in vacanza. È finita undici mesi dopo il raduno per il ritiro di Riscone la stagione infinita di Gianluca Caprari: da luglio a settembre con Luis Enrique – preliminari di Europa League compresi -, poi con la Primavera fino al 6-1 al Milan in Coppa Italia con qualche sporadica panchina in prima squadra, quindi la partenza per Pescara su esplicita richiesta di Zeman. «Da gennaio a oggi sono cresciuto tantissimo, sia a livello caratteriale, sia sotto il profilo tecnico». È il bilancio semplicissimo che Caprari fa della sua stagione da Coverciano, dove ieri era il più giovane in campo nell’Under 21 B di Piscedda contro l’Under 22 dell’Iran, ultima amichevole di una selezione che ha portato fortuna a tanti, da Immobile in giù. La doppietta che ha regalato la promozione al Pescara è lontana poche settimane appena, ma sembra già passata una vita perché nel frattempo è cambiato tutto: Zeman alla Roma e Caprari che salvo sorprese resterà un altro anno in Abruzzo con Stroppa (allenatore incrociato nelle finali scudetto dell’anno scorso, quando sedeva sulla panchina del Milan). «Ma io non mi sono mai pentito di aver lasciato la Roma e non lo faccio neanche adesso – dice Gianluca -. Ho fatto la mia scelta, sia io sia la società sapevamo che Pescara sarebbe stata una piazza importante proprio perché c’era Zeman e non poteva esserci niente di meglio che allenarsi con il mister, a maggior ragione per un giovane come me». Dopo un semestre di lezione con il Boemo, vederlo passare alla Roma non può che fare piacere al giovane attaccante: «Credo che il suo ritorno sia una cosa molto positiva per la Roma, d’altra parte lo sarebbe stato anche per qualsiasi altra grande squadra». Quando racconta della crescita che l’ha visto protagonista, Caprari non può non parlare degli allenamenti di Zeman, quasi un altro mondo per lui, che pure aveva lavorato per tutta l’estate con Luis Enrique. «Però gli allenamenti di Zeman sono molto più faticosi di quelli ai quali ero abituato. Nei primi due mesi a Pescara ho fatto tanta fatica, poi però piano piano ti abitui e alla fine ti ritrovi ad andare in campo al 100%». Da Roma hanno cominciato a preoccuparsi. La scorsa settimana a chi gli faceva notare come con l’arrivo del Boemo il ritiro si sarebbe prospettato duro, Valerio Verre rispondeva «Eh, mi sa tanto che mi toccherà correre…». A confermare i timori dei giovani compagni che dovrebbero partire per Riscone con la prima squadra, sono arrivati anche i racconti di Caprari: «Qualcuno dei miei ex compagni di Roma mi ha chiamato, anche perché comunque siamo amici e ci sentiamo spesso. Mi hanno chiesto qualcosa sui metodi di allenamento di Zeman e glieli ho raccontati: mi sa che si sono spaventati un po’… ». E un consiglio ai romanisti arriva anche da un ex giallorosso, Riccardo Brosco, quello che si alternava con Capuano e Romagnoli al centro della difesa del Pescara: «Ragazzi, se volete andare forte con Zeman, prima della preparazione mangiate poco e correte tanto. Altrimenti non ce la fate mica con lui!».

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