(V.Vercillo) – Il 1997 non è un anno come tutti gli altri per Carmine Gautieri. E’ l’anno in cui fu valutato, scelto e poi fortemente voluto da Zdenek Zeman, allora – come oggi – allenatore della Roma. Un mentore, per il “Gaucho”, nel calcio come nella vita. Al Boemo deve tanto, «è stato un riferimento costante», sia da calciatore sia da allenatore. Pochi giorni fa Gautieri ha portato il suo Lanciano in serie B per la prima volta nella sua storia,«una grande soddisfazione, inaspettata. Un sogno che si realizza». E i complimenti di Zeman sono arrivati subito: «Mi ha mandato un sms e poi ci siamo sentiti anche per telefono, mi ha fatto molto piacere». Gautieri a Il Romanista racconta di uno Zeman «imprevedibile», ma sempre capace di «trasmettere qualcosa di importante, uno come lui dovrebbe allenare sempre».
Sotto la sua guida il Lanciano ha raggiunto un traguardo storico… Sì, la promozione in serie B è un motivo di grande soddisfazione. E’ stata inaspettata, conquistata con il lavoro di tutti: i miei ragazzi sono stati davvero straordinari, ma anche tutti quelli che li circondavano, dai magazzinieri ai massaggiatori. Siamo cresciuti tanto, insieme. È un sogno realizzato.
Zeman le ha mandato un sms, che c’era scritto? Semplicemente “Complimenti. Zdenek”. Poi ci siamo sentiti anche telefonicamente poche ore dopo.
Come ha accolto la notizia del ritorno del Boemo alla Roma? Per me non è una novità. Con uno come Zeman fuori per così tanto tempo il calcio ha perso tanto, uno come lui deve sempre allenare. E ora sono molto contento che sia tornato a guidare una grande squadra.
Quali obiettivi si porrà? Penso che il primo sia sicuramente creare un gruppo con una mentalità vincente. Noi sappiamo benissimo che Zeman è uno che vuole sempre il massimo, e sicuramente punterà a qualcosa di importante. A una crescita di squadra e di gruppo, punterà a raggiungere obiettivi importanti. Lui è sempre imprevedibile, con lui in panchina potrà succedere di tutto, nel senso positivo. Con Zeman in panchina si può puntare anche allo scudetto.
Quali sono i giocatori più funzionali al suo gioco? Zeman riesce a trasmettere cose positive anche a giocatori che non hanno fatto bene nell’anno precedente. E sono sicuro che tutti i giocatori che avrà a disposizione il Boemo potranno fare qualcosa di importante. Un giocatore su tutti è sicuramente Pjanic. Per me la Roma ha giovani interessanti, e lui è l’allenatore perfetto per farli girare. Anche De Rossi sicuramente farà benissimo.
E Totti? Sarà ancora protagonista. Lui lo è sempre. Infortuni permettendo, è un giocatore che fa sempre la differenza.
Secondo lei è cambiato in questi 13 anni? E’ cresciuto, come cresciamo tutti. Non ha più un’età, ma un’altra. Lui, come tutti noi, ha commesso tanti errori. E in questi anni è maturato in esperienza, sapendo che certi errori non vanno più commessi. Ma poi, alla fine, tutti sbagliano, non dimentichiamolo mai…
Come sono i suoi allenamenti? Una preparazione tirata, ma come tutte le preparazioni. Con Zeman lavori sicuramente di più, a lavori giusto. Ogni allenatore, ogni organico ha il suo modo di prepararsi. Io penso che la sua sia mirata a raggiungere un obiettivo importante.