(A. F. Ferrari) – «Ho avuto problemi con l’alcool. Non ho assunto droghe solo per non risultare positivo all’antidoping». Cicinho si sfoga.
(…) E lo fa ora. Ora che è alla ricerca di una nuova squadra dopo la scadenza del contratto con la Roma che a dire il vero scadrà ufficialmente tra dodici giorni. «Andavo aTrigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto, fumavo. Bevevo casse di birra e altri tipo di alcool, da solo o insieme a falsi amici – le parole di Cicinho alla televisione brasiliana, Tv Record -. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi».
L’ex difensore della Roma ha poi rivelato che arrivò ad un passo dalla droga che però «non ho preso solo perchè sapevo che c’erano i controlli anti-doping, altrimenti l’avrei fatto. L’alcool ti porta su quella strada. È la peggior droga che esiste al mondo». E pensare che la carriera di Cicinho, fino all’infortunio al ginocchio, era lanciatissima. (…) Tant’è che quando arrivò a Roma fu accolto come un re. Tanta, tantissima la gente che si recò all’areoporto di Fiumicino per dargli il benvenuto. Tante persone che però alla fine sono rimaste deluse dal rendimento del terzino brasiliano in questi anni passati a Roma. E forse è stato proprio lo scarso rendimento che ha peggiorato la situazione difficile che stava viendo Cicinho. Una situazione che lo ha portato anche a pensare di smettere di giocare: «Ho pensato di lasciare il calcio, stavo a pezzi. Quando la Roma mi ha dato in prestito al San Paolo volevo lasciare tutto ed ho mancato di rispetto al Club che mi ha rivelato al mondo ».
A salvare Cicinho è stata Marry de Andrade, la giovane barsiliana che Cicinho ha sposato un mese fa a Roma, che lo ha portato a frequentare la Chiesa Evangelica e a cambiare radicalemente stile di vita. Al punto che ora Cicinho vuole ripartire: «Ora voglio continuare a giocare. Non sarà più nella Roma, ma il mio agente sta vedendo se in Brasile o ancora in Europa, dove io e mia moglie vorremmo continuare. Farò quello che Dio vuole. O continuerò a giocare a calcio o andrò avanti nel mio cammino di evangelizzazione».