(I.De Lillo) – Si è svolta ieri pomeriggio al Foro Italico la terza udienza del processo sportivo. Il gip Guido Salvini ha disposto gli arresti domiciliari per Stefano Mauri e Omar Milanetto.
Con loro anche Matteo Gritti, obbligo di firma due giorni a settimana per Ivan Tisci. Secondo gli inquirenti la versione diMauri sulla sim trovata in suo possesso ma intestata a un’altra persona sarebbe inverosimile. Il giocatore ha dichiarato di aver utilizzato la scheda per scommettere su partite di basket americano e questa dichiarazione non avrebbe convinto il gip Salvini, il quale ha rilevato che «allo stato delle cose si tratta di una versione costruita a posteriori». Il periodo in cui Mauri ha usato la sim, infatti, coincide con quello delle partite su cui si stanno svolgendo le indagini. Nell’ordinanza Salvini ha aggiunto che «non vi è alcun divieto per un giocatore di calcio a scommettere su competizioni in attività sportive diverse e non vi è traccia che egli, né in precedenza né in seguito abbia coltivato un interesse del genere». I domiciliari sono stati revocati a Inacio Joelson che ha ammesso i fatti che gli sono stati contestati: «Sono contento di essere libero – ha detto il giocatore – ma mi porterò per sempre dentro il peso di quello che ho fatto». L’unico a rimanere in carcere è il calciatore della Sampdoria Christian Bertani, il quale si era avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip e per il quale il suo legale non aveva presentato istanza di scarcerazione.
A Kewullay Conteh è stato revocato l’obbligo di firma dopo che il giocatore della Sierra Leone ha ammesso gli addebiti. Stessa decisione processuale per Francesco Ruopolo che ha ammesso combine per quattro partite contro Pisa, Salernitana, Frosinone, Rimini e di aver ricevuto in due occasioni 15 mila euro. In una circostanza ha però dovuto restituire la somma a causa di un terzo gol non segnalato che avrebbe sancito la vittoria dell’Albinoleffe. Ruopolo ha ammesso inoltre che il comportamento dell’arbitro Gervasoni era funzionale ai risultati. Giovedì ci saranno gli interrogatori del secondo filone di indagin, quello di Bari. Intanto è arrivata la comunicazione da Bari che è stata anticipata all’ 11 giugno l’udienza per decidere sui patteggiamenti proposti da Andrea Masiello, ex difensore del Bari, e dai suoi due amici Fabio Giacobbe e Gianni Carella. I tre sono agli arresti dal 2 aprile scorso con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva. Il gip di Bari Ambrogio Marrone deciderà sulle richieste di applicazione della pena ad un anno e dieci mesi per Masiello e ad un anno e cinque mesi per Giacobbe e Carella. I tre hanno collaborato alle indagini della procura, che ha dato parere favorevole sia al patteggiamento sia alla scarcerazione (quest’ultima istanza è già stata respinta dal giudice).