(V.Meta) – Un titolo da difendere, il primo derby stagionale da conquistare, la terza finale in cinque mesi da conquistare. Questo e molto altro nella semifinale scudetto che questa sera al Barbetti di Gubbio (calcio d’inizio alle 21, diretta su Sportitalia1 e Roma Channel) mette di fronte Roma e Lazioper decidere chi sarà la prima finalista del campionato 2012. D’altra parte, per il decimo derby in due anni la posta in palio non poteva essere diversa: per la Roma la seconda finale scudetto consecutiva, che darebbe alla squadra di De Rossi la possibilità di andare a difendere sabato sera – contro una fra Milan e Inter, visto che anche dall’altra parte del tabellone c’è un derby – il tricolore cucito sulla maglia. «Mi auguro che la gara secca non cambi l’approccio delle due squadre – ha detto Alberto De Rossi a Manà Sport-. I miei giocatori sanno che quando incontriamo la Lazio affrontiamo la sfida sempre come se fosse una partita secca perché loro ci hanno dato sempre filo da torcere». Una sfida accolta come un ulteriore motivo di stimolo dallo spogliatoio giallorosso, che dopo il poker al Varese un po’ se la augurava, vuoi perché quest’anno contro la Lazio è finita sempre in parità (e sempre con tanti gol, 3- 3 a Formello e 2-2 a Trigoria), vuoi perché raggiungere la finale eliminando i biancocelesti sarebbe una soddisfazione doppia. «Potevamo incontrare anche il Torino, ma alla fine sarà derby – ha detto Giammario Piscitella dal blog del sito ufficiale -. Per noi è decisamente meglio: sfidare i biancocelesti ha sempre un gusto particolare. Una partita così stimolante è ancora più bella da giocare, anche se è ovviamente più difficile e carica di tensioni». Quella di Bollini è una delle tre squadre che in campionato siano riuscite a imporre uno stop alla marcia dei giallorossi (le altre sono Juve Stabia e Palermo, rispettivamente alla prima e terza giornata) ed è anche stata l’unica a poter contendere alla Roma il primato nel girone. «Dopo gennaio, Bollini ha lavorato molto bene nonostante il mercato che gli ha portato via giocatori importanti come Ceccarelli e Cavanda. Noi veniamo da un biennio ottimo, credo che sarà una partita spettacolare. Loro giocano con un 4-3-3 difficile da superare, visto che i loro attaccanti spesso sono molto alti, corrono tanto e appena prendono palla verticalizzano subito. La nostra però è una grandissima squadra. Abbiamo tutto, estro, fantasia, velocità e qualità». E anche una buona dose di esperienza in più, quanto basta per gestire la tensione: «Non credo ci sarà. Sotto il piano della realizzazione noi abbiamo qualcosa in più, loro sono più quadrati».