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IL ROMANISTA Scommesse, sentenze da martedì. Poi i deferimenti del resto della A

Stefano Palazzi

(I. De Lillo) – Ci siamo. È giunto il momento delle sentenze alla prima parte del processo sportivo sul calcioscommesse, quella che non comprende il grosso della Serie A, Lazio compresa. Una tranche, questa, che attende ancora i deferimenti. Arriveranno presto. Venerdì la Disciplinare si ritirerà in camera di consiglio.A quel punto, i 51 verdetti potranno arrivare in qualsiasi momento.

«In 15 giorni», avvisa il presidente Artico alla chiusura della fase dibattimentale. Forse, però, già entro martedì prossimo. Finora sono 26 i patteggiamenti di tesserati e club coinvolti. Gli ultimi due nomi sono quelli di Mirko Bellodi e Alessandro Sbaffo che hanno parlato ieri nella quarta udienza del processo sportivo. L’ex giocatore del Mantova è stato squalificato per due anni, contro i tre che aveva richiesto il procuratore federale Stefano Palazzi, per la tentata combine di Ancona-Mantova del 30 maggio 2010.

Il centrocampista dell’Ascoli, che non aveva potuto difendersi davanti alla Procura federale per un difetto di notifica, ha ricevuto 1 anno 4 mesi di squalifica oltre ad un’ammenda di 100 mila euro. Sbaffo ha ammesso di essere stato il portavoce di Carlo Gervasoni per cercare di combinare la partita Livorno-Piacenza del 14 maggio 2011 quando all’epoca giocava nel club emiliano: «Ho incontrato De Lucia e Schiattarella e gli ho chiesto se ci lasciavano vincere la settimana dopo a Livorno. De Lucia mi rispose che dovevano andare ai play off e quindi mi ha dato subito risposta negativa, dicendo che ci avrebbe pensato lui a parlare con Gervasoni. Schiattarella era lì ma non ha parlato. Gervasoni, dopo Piacenza-Sassuolo, mi disse di incontrare De Lucia in una discoteca di Porto Recanati perché io sono di lì. Mi recai quindi nel locale di mio padre e il barista mi disse che il Livorno e De Lucia erano a cena al ristorante Acapulco e li raggiunsi lì perché non avevo voglia di andare in discoteca».

Sbaffo ha spiegato anche il motivo per cui assecondò il compagno Gervasoni. «Non avevo nessun vantaggio ma paura della reazione di uno carismatico come Gervasoni e quindi ho accettato. Ero un ragazzo che giocava poco e non contavo niente e volevo accettare la richiesta di uno dei componenti più importanti». Queste dichiarazioni ora complicano la posizione di Schiattarella ma non quella di De Lucia che aveva già confessato. Stefano Palazzi ha detto di non sapere quali saranno i tempi per la serie A: «Dipende dall’istruttoria, comunque, d’accordo con la Federcalcio, terremo al corrente di tutto l’opinione pubblica comunicando le audizioni dei tesserati e dei non tesserati. Vedremo quanto tempo sarà necessario».

Tra i club indagati l’Albinoleffe rischia 27 punti di penalizzazione e 90 mila euro di ammenda per nove illeciti contestati. «Siamo estranei ai fatti – ha spiegato davanti al gip il presidente Andreoletti -. Non è facile affrontare una situazione del genere, ma era un dovere presentarmi qui, nei confronti della mia famiglia, del nostro settore giovanile e dei nostri tifosi, perchè non voglio che pensino in un tradimento della società». Intanto il Cesena, parte terza nel processo, ha chiesto la retrocessione del Novara all’ultimo posto della Serie A in vista di un eventuale ripescaggio.

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