(R. Boccardelli) – Sì, Federico Viviani può essere l’uomo giusto al posto giusto per il Bari, ma anche per la Roma se il ragazzo confermerà di avere già nelle corde la personalità per affrontare un campionato vero.
Già pronto per un torneo senior, pronto a confrontarsi anche con le difficoltà della serie cadetta. Si può paragonare a Verratti, stessa posizione in campo, centrale, capace di abbinare una lucida regìa ad una fase d’interdizione non indifferente per un “piedi buoni” come lui. Non è un caso che nella passata stagione Luis Enrique gli abbia dato spazio, pur non utilizzandolo sempre nel suo ruolo naturale.
Sotto il profilo strettamente tecnico la caratteristica migliore di Viviani è il piede destro, con il quale mette il pallone dove vuole.(…) Micidiale poi sui calci di punizione dal limite dell’area, posizione dalla quale riesce a disegnare traiettorie che nel campionato primavera hanno fruttato moltissimi gol per la squadra giallorossa. Si può ripetere anche in B.
Sotto il profilo tattico Viviani può risultare altrettanto prezioso. Metronomo di centrocampo, riesce a dettare il tempo delle azioni sia in fase di possesso che di non possesso palla. E a dispetto di una tecnica eccellente, spesso Federico si adatta alle partite più scorbutiche tirando fuori anche un carattere da combattente che non guasta.
Viviani può giocare centrale in un 4-3-3 o in un 4-4-2 o 4-2-3-1, restando naturalmente sempre nel cuore dell’azione. Abile anche a legare i reparti, nonostante i suoi soli vent’anni Federico può considerarsi una sorta di secondo allenatore in campo. Il salto dalla Primavera alla serie B è sicuramente impegnativo, ma quel poco o tanto che è riuscito a far vedere nella Roma “grande” è già una garanzia. Se davvero andrà a Bari, la Roma si aspetta di vederlo tra i protagonisti della cadetteria, pronto a tornare tra un anno a vestire la maglia giallorossa, quella vera.