(M. DE SANTIS) – Giorni di conti, incontri, chiacchiere e decisioni. Ieri il Cda, oggi un tête-à-tête tra Sabatini e Zeman nel buen retiro estivo del boemo a Mondello e da domani il vero e proprio via alle manovre di mercato. Non è un caso che l’appuntamento tra il ds e il tecnico sul lungomare palermitano arrivi all’indomani di un consiglio d’amministrazione. La riunione, oltre che per deliberare l’approvazione dei dati previsionali consolidati per l’esercizio 2012/13 (il 2011/12 si chiuderà con un rosso intorni ai 50 milioni che verrà tappato dalla ricapitalizzazione che terminerà a settembre), cooptare nel cda Giorgio Piccareta al posto del dimissionario Bernardo Mingrone e stabilire che l’advisor Cushman & Wakefield consegnerà la short list delle zone adatte alla costruzione del nuovo stadio con qualche giorno di ritardo (inizio luglio), è servita anche per discutere delle strategie economiche e finanziare da seguire per l’imminente campagna acquisti e cessioni.
Franco Baldini, prendendo la parola davanti all’ad Pannes, ai consiglieri presenti e a chi ascoltava tutto in conference call dall’altra parte dell’Oceano, ha spiegato una per una le motivazioni che hanno spinto la Roma per le operazioni già concluse. Il dg, in più, ha anche anticipato che il mercato di questa estate sarà quantitativamente meno ingente di quello passato e che uno dei suoi obiettivi sarà la riduzione dei costi. Meno acquisti ma di maggiore qualità, con una attenzione particolare alla difesa e al centrocampo. La sensazione, nonostante da Trigoria nessuno voglia dare numeri, è che il cosiddetto budget a disposizione possa essere intorno a 30 milioni. Soldi a cui vanno tolti quelli già spesi per Dodò, Borini, il riscatto di Marquinho e Castan e andranno aggiunti quelli provenienti dal mercato in uscita. Di come spenderli ne parleranno oggi Zeman e Sabatini. Il menù prevede pesce, sigarette a volontà e tante parole, preferibilmente da tradurre in fatti, su Destro.