Dopo una stagione con più ombre che luci, Josè Angel ha rilasciato un’intervista nella quale parla del campionato italiano, di Luis Enrique e delle sue prestazioni. Ecco le dichiarazioni del terzino di Gjon:
L’annata della squadra
“Non è andata bene come volevano i giocatori ed il club, siamo stati abbastanza inconsistenti e abbiamo chiuso al settimo posto. Ci sono state partite che abbiamo perso negli ultimi minuti, aspiravamo a qualcosa di più”.
Prestazioni personali
“Ho disputato 27 partite di campionato, 2 di Coppa Italia e 2 in Europa che mi lasciano contento a livello personale. Però voglio migliorare visto che sono ancora un calciatore giovane. In questo aspetto insisteva molto Luis Enrique, mi chiedeva di lavorare duro per progredire. Mi diceva specialmente di giocare facile e che dopo, quando mi trovavo davanti, giocassi come sempre sono stato abituato. In realtà non ho realizzato alcun goal questa stagione, però non ho nemmeno calciato nessun tiro piazzato”.
Luis Enrique
“Come tecnico lo vedevo bene, sempre a lavorare per migliorare la squadra di giorno in giorno, le cose però non sono andate bene. Abbiamo fatto gioco e creato occasioni, ma non siamo stati regolari. Penso che abbia influito molto anche il fatto che molti erano nuovi e quindi mancava conoscenza reciproca nel gruppo. Ora auguro a Luis Enrique il meglio. Mi ha aiutato molto”.
Calcio italiano
“Sono in un uno dei grandi team d’Europa e la parte difensiva qui si cura molto. Io provenivo da un calcio più aperto, questo invece è più serrato. E’ stata una buona esperienza per apprendere. Ho fatto buone partite, dovessi sceglierne una sola, direi quella di Palermo”.
Futuro
“Ho ancora 4 anni di contratto con la Roma e sono concentrato nell’arrivare bene per l’inizio degli allenamenti pre-stagione. Ogni giorno si leggono e sentono cose nuove. Con me non ha parlato nessuno e personalmente non so nulla. Si è parlato anche di provarmi con la nazionale spagnola, non me l’aspettavo. Ciò che devo fare è lavorare bene con la mia squadra e dopo, se mi chiamano, sarà una cosa ben accolta”.
Fonte: La Nueva España