Cesare Prandelli ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria ai rigori contro l’Inghilterra. Ecco le parole del ct:
“Mi piace tenere tutti i sassolini nelle scarpe: così ricordo meglio – ha dichiarato il commissario tecnico della Nazionale – Non so se ora qualcuno salirà sul carro dei vincitori. Siamo bravi nel tackle, e diamo anche qualche calcione. Non abbiamo rimarcato gli aspetti polemici, abbiamo sempre pensato in maniera positiva. Ci giochiamo il 50% di recupero su cinque giorni e sono pochi, queste gare servono per dare non solo sicurezza alla squadra ma anche per far capire a chi parla di noi che ci sono tanti modi per arrivare al risultato – spiega il ct azzurro – Siamo obbligati a trovare questa strada, il calcio è sempre in evoluzione, adesso la differenza la fanno le squadre che hanno il coraggio di alzare la linea difensiva, di giocare e di continuare per 90′ questa ricerca sistematica. Questi ragazzi per la prima volta si stanno rendendo conto che hanno capacità straordinarie”.
Sull’imminente sfida con la Germania Prandelli ha detto:
“Dobbiamo giocare con la consapevolezza di poter fare la nostra partita, dobbiamo rischiare e non difendere la nostra area, preferisco prendere gol in contropiede piuttosto che stare 20 minuti a soffrire. Loro giocano con una punta centrale, con esterni che attaccano e danno profondità e con una mezzapunta, ma l’aspetto tattico è l’ultimo dei problemi, siamo bravi sempre a trovare l’equilibrio, ma quando si parla di modulo si fa riferimento sempre al modulo difensivo. Ieri abbiamo ottenuto il 68% di possesso palla, quando hai questa capacità devi cercare di sfruttarla”.
Tanti i temi toccati dal tecnico azzurro, in particolare l’attacco:
“Se mettere in discutessione Cassano e Balotelli e dare più spazio a Borini e Di Natale? Dovremmo parlare molto di questi dati (35 tiri ieri contro gli inglesi). Quello che dobbiamo fare è arrivare nella zona nevralgica del campo con maggiore cattiveria. Noi abbiamo dei ragazzi dall’inizio dell’Euro che possono darci una mano ma Di Natale e Borini hanno caratteristiche diverse, Antonio è una prima punta, Fabio una punta esterna. In ogni caso tutti spero possano avere il loro spazio anche perché per ora hanno giocato quasi tutti tranne Borini e Ogbonna. Manca un cannoniere? Secondo me no, i dati sono confortanti, anche i centrocampisti per poco non hanno fatto gol, vedi De Rossi“.
Sulle condizioni del centrocampista della Roma il ct ha detto:
“Non ho parlato con i giocatori, ieri siamo rientrati tardi, abbiamo dormito un po’, parleremo fra un po’ di questi argomenti”