(M. PINCI) – Vendere per comprare. O no? Perché se è vero che i grandi colpi della Roma restano congelati in attesa di alleggerire una rosa prigioniera di una marea di giocatori “indesiderati”, tra rientri dai prestiti (Borriello, Pizarro, Brighi) e elementi in organico (Greco, Taddei, Simplicio) che ingolfano di costi superflui il già salato monte ingaggi, il ds Sabatini è attivissimo. E, già nei prossimi giorni, potrebbe chiudere altri due colpi. Il primo, sarà Alexander Markel. A seguire, Bruno Uvini, centrale brasiliano in arrivo dal Sao Paulo. Che darà il via a una nuova brasilianizzazione dellaRoma.
INTESA COL GENOA, MERKEL VICINO – L’idea era nata parlando con il Genoa di Palacio. Regalare al centrocampo della Roma Alexander Merkel, centrocampista rimpallato negli ultimi mesi tra Genoa e Milan. A Sabatini piace da tempo, ma soltanto discutendo dell’acquisto – poi sfumato – dell’attaccante argentino, il ds romanista ha capito che l’affare era possibile. E allora, già un paio di settimane fa, la definizione dell’affare era vicina. Ancora più vicini sono in queste ore, dopo un nuovo contatto. Si discute sulle possibili contropartite che possono interessare ai rossoblu: più Greco di Rosi. Ma il giocatore, che a inizio giugno avrebbe anche incontrato alcuni dirigenti romanisti, dovrebbe giocare nella Roma. All’epoca l’affare era stato congelato in attesa dell’assenso di Zeman. Che considera il giocatore adatto alle per caratteristiche al proprio gioco. E allora, via all’affare. Non il primo dell’estate romanista, fin qui trascorsa a passo di Samba.
ARRIVA UVINI, È ROMA BRASILIANA – Brasile che vieni, Brasile che vai. La Roma ha raggiunto da alcuni giorni un accordo con il Sao Paulo per l’ingaggio del centrale brasiliano Bruno Uvini. Un’operazione ventilata già nei mesi invernali, quando a Trigoria sembrava indispensabile ingaggiare un difensore, e articolata nelle ultime settimane. Dopo che il Tottenham, che aveva avuto il giocatore in prova, ha lasciato ad inizio giugno decadere la propria opzione per riscattare il giocatore a 3 milioni di euro. Potrebbe costare qualcosa di meno a Sabatini, che però ha in mano il giocatore, forte anche del suo passaporto italiano che lo rende italiano. Indispensabile, dopo l’ingaggio di altri due giocatori brasiliani: il primo è l’esterno sinistro Dodò, che già la prossima settimana potrebbe essere nella capitale. E che in comune con Uvini, oltre alla giovane età (21 anni il centrale, 20 l’esterno) e alla provenienza, poteva avere anche un futuro (poi sfumato) in Inghilterra, dopo che il Manchester Utd ha lasciato scadere l’opzione per acquistarlo dal Corinthians. Da dove, a Roma, arriverà anche Leandro Castan, il meno giovane della nuova brasilianizzazione romanista: classe ’86, 82 presenze nel campionato brasiliano e 3 in Uefa con l’Helsingborg nella deludente esperienza del 2007-2008. Con lui – come con Dodò – l’accordo è totale. Entrambi, però, non otterranno il passaporto comunitario, occupando così le due caselle disponibili. Anche per questo, deve aspettare il giovanissimo Thomas Bedinelli: brasiliano anche lui, classe ’93, stellina del Flamengo e del Brasile under 20. La Roma lo ha preso in prestito, per tesserarlo attende soltanto il suo passaporto comunitario (italiano), che, giurano da Rio, arriverà entro l’estate. Una nuova colonia che prenderà il posto dei vari Taddei (Zeman ha chiesto di cederlo) e Simplicio, Cicinho (contratto scaduto) e forse Juan, richiesto dall’Internazionale. E Marquinho? La Roma gli ha detto che lo riscatterà, ma c’è tempo fino al 30 giugno, però, per pagare i 4,5 milioni richiesti dal club di Rio. Dopo quella data, Marquinho andrebbe ad occupare una nuova casella da extracomunitario. Che la Roma non ha più a disposizione.
BOOM ABBONAMENTI: QUASI ESAURITA LA CURVA SUD – Ma nonostante una campagna acquisti ancora indecifrabile, dilaga nella capitale l’effetto-Roma. A chi avesse dubbi, basterà transitare davanti a un qualunque dei Roma Store, intasati fin dalla mattinata da tifosi in coda per staccare un nuovo abbonamento di Curva Sud. Tagliandi che, già nelle prossime ore, potrebbero essere esauriti: la prima giornata di vendite libere, dopo una campagna di rinnovi che ha sfiorato il 70 per cento delle adesioni, chiuderà probabilmente oltre quota 3.000. Che, sommati ai 13.000 rinnovi, vorrebbe dire sfiorare in poche ore il numero totale di abbonamenti fatti registrare nella scorsa stagione. Un risultato inatteso. Figlio legittimo dell’effetto Zeman, che ha riavvicinato la gente alla passione per la propria squadra dopo l’oscurantismo di un anno fa. ma anche della voglia di riscatto dopo un paio di stagioni non esaltanti. Già domani è previsto il sold out della Curva Sud. Poi, dalla prossima settimana toccherà anche agli altri settori.