(P. Boccacci/ L.Serloni) – Era settembre scorso. Il patron americano della Roma Thomas DiBenedetto era appena uscito dall’incontro in Campidoglio con il sindaco Alemanno. E, a bordo di una berlina, si era recato per un sopralluogo a Tor di Valle. Così, proprio su quegli ettari, sembrava materializzarsi il sogno del nuovo stadio della Roma. Ma ora, a distanza di mesi, mentre la Cushman&Wakefield, società della famiglia Agnelli è incaricata di fare da advisor per ricevere offerte di terreni adatti per il nuovo impianto, l’idea di Tor di Valle sembra svanire. È arrivato alla commissione Urbanistica del XII Municipio il masterplan del nuovo progetto, presentato dalla Parsitalia Real Estate dei costruttoriParnasi. Negli 87 ettari sparisce lo stadio e si alzeranno invece 224 mila metri quadrati di palazzine. Insomma, il mattone ha la meglio sul catino del calcio giallorosso. Gli edifici non supereranno i 4 piani di altezza, ma nell’area attorno al parco le case potranno raggiungere i 7 piani. Il nuovo complesso sarà strutturato in macro lotti di 95 per 100 metri: una sorta di “insulae” a corte costituiranno il tessuto edilizio di base. Lungo l’ansa del Tevere sarà realizzato un parco attrezzato con percorsi salute e ristoranti e una piazza pubblica centrale sarà lo snodo fondamentale del futuro quartiere. La commissione urbanistica del municipio ha dato il via libera. Ma sono già molte le polemiche. Ha votato contro la consigliera del gruppo Misto, Matilde Spadaro. “Aumentare i pesi insediativi in zone già densamente popolate è una decisione che rischia di aggravare ulteriormente la situazione esistente, soprattutto dal punto di vista della viabilità” attacca“A poca distanza c’è il depuratore di Roma sud, come si pensa di riqualificarlo? Prima costruiscono e poi i lavori al depuratore li fanno alla svelta. Occorre un progetto serio, un carteggio approfondito e analitico sul depuratore che oggi non c’è, poi si può discutere di costruire nuove case anche in considerazione dei numerosi vincoli presenti sull’area”.
REPUBBLICA.IT Tor di Valle, niente stadio della Roma su 87 ettari arrivano i palazzi dei Parnasi
Ma dove potrebbe migrare ora il nuovo stadio? Le new entry sono La Rustica e Casal Monastero, fuori dal Gra, la centralità di Tor Vergata,oltre alle precedenti, come Monachina. E intorno alla città? Ecco farsi avanti Guidonia, Montecompatri e anche Marino, con l’offerta più pericolosa: il comprensorio Divino Amore Area Negroni, una zona di ampliamento del Parco regionale dell’Appia Antica.