(M.Pinci) – Un consiglio “gestionale”. Così viene definito il cda di domani della Roma, in programma a Trigoria nel primo pomeriggio. Un consiglio in cui, al termine di una stagione tutt’altro che felice dal punto di vista tecnico e non solo (le proiezioni virtuali di bilancio suggerirebbero passivi intorno ai 50 milioni), gli amministratori esporranno ai membri del board un report su argomenti sensibili come il mercato, ma anche gli sviluppi dei lavori per lo stadio di proprietà.
Appuntamento nel primo pomeriggio per l’ultimo consiglio d’amministrazione della stagione sportiva. Con l’ad Usa Mark Pannes unico rappresentante presente fisicamente della proprietà americana (ma Pallotta e DiBenedetto parteciperanno in conference call), presente però soprattutto con le idee. Tra i punti all’ordine del giorno non ci sarà l’aumento di capitale, già deliberato nell’ultimo cda e, per gran parte versato almeno a livello sostanziale (mancherebbero una dozzina di milioni di parte americana, ma che saranno corrisposti già all’inizio di luglio), anche se come quota finanziamento soci: perché la Borsa, anzi la Consob, preferisce evitare l’apertura di una ricapitalizzazione in una fase come quella dei trasferimenti estivi. Meglio rimandare a settembre, quando il calciomercato è chiuso. Eppure, tra gli argomenti all’ordine del giorno di maggiore interesse del consiglio di domani c’è proprio il mercato. Perché i dirigenti operativi illustreranno ai consiglieri un report sulle strategie per gli investimenti estivi, una sorta di budget di mercato. Non certo i nomi, più che altro un programma di rafforzamento con cifre non inferiori ai 14-15 milioni.
Eppure l’attenzione sarà soprattutto rivolta agli sviluppi sul progetto stadio. Perché entro fine mese l’advisor scelto per individuare le aree più idonee a ospitare un impianto sportivo di proprietà del club, Cushamn&Wakefield, dovrà presentare la propria shortlist, indicando 3-5 zone. Che, con ogni probabilità, domani saranno sottoposte, all’interno di una relazione completa sul lavoro svolto dall’advisor, anche ai consiglieri d’amministrazione. Che non saranno chiamati a pronunciare una preferenza: sarà la Roma a discutere con le istituzioni locali le varie possibilità, per poi arrivare alla scelta definitiva entro l’anno solare.
E chissà che nel cda di domani non si parli anche della tournée Usa, a cui tanto tiene la proprietà americana del club: resta da definire l’ultimo match, quello del 27 luglio. Chissà che la possibile rinuncia della Juventus al proprio viaggio statunitense non “liberi” qualche avversario da ospitare alla Red Bull Arena: sfumata l’idea iniziale di un derby con la Lazio, è a rischio (ma già da mesi) anche la partecipazione dell’America Cali. Intanto sono state definite le amichevoli del ritiro estivo: sfumata l’ipotesi Manchester City, il 17 luglio la Roma chiuderà il proprio ritiro spostandosi da Riscone a Vienna per un match con il Rapid. Da definire l’orario, in attesa di un verdetto di Zeman (che preferirebbe evitare l’appuntamento in notturna) e di un accordo sui diritti televisivi della gara. Tre giorni prima, il 14, appuntamento a Riscone contro il Turnu Severin, squadra romena neopromossa. L’8 l’esordio della Roma di Zeman contro una selezione locale.
Fonte: Repubblica.it