ROMA – “Voglio un attacco da 70 gol”. E’ un Walter Sabatini show quello che va in scena a Trigoria. Il direttore sportivo della Roma parla con entusiamo della nuova avventura e di Zdenek Zeman: “Quest’anno abbiamo affidato la Roma ad un conduttore straordinario, ma chiarisco subito che non è stato preso per fare lo ‘scudo spaziale’, ma è stata una scelta tecnica. Lui nell’idea del calcio coincide con quello che noi abbiamo sempre voluto, una Roma che va sempre in cerca del risultato con i giusti mezzi e nella maniera più divertente”.
Sabatini fissa poi l’obiettivo della stagione: “Vogliamo una Roma forte, che abbia voglia di fare, che porti i nostri attaccanti a fare 70 gol, vogliamo divertirci, divertire e vincere. Se sono preoccupato per la difesa? Quando lo dico a Zeman, lui mi risponde: ‘non ti preoccupare, tanto noi attaccheremo’…”. A seguire, Sabatini fa il punto del mercato: “Castan non è stato ancora perfezionato ma è molto probabile, anche se non è un’operazione ancora definita, basterebbe poco per farla saltare come ogni affare nel calcio. I tifosi si possono aspettare un nome più roboante, magari non nell’immediato”. Sabatini spiega la qualità di Castan: “Non dico che sarà il prossimo Thiago Silva, ma è efficace, serio, mancino, dominante, importante in un reparto, ma stasera gioca la finale di Libertadores, un evento di portata sociale che mobilita milioni di persone”.
Altro obiettivo di mercato è l’americano del Chievo Bradley. “C’è un lavoro ben avviato, non è un’operazione di marketing, come ho sentito dire. Lui è un giocatore pragmatico, sicuro, sa giocare, sa voler vincere. Qualora l’operazione andasse in porto ne andrei orgoglioso”. Infine sull’operazione Tachtsidis. “Devo ammettere che è una richiesta dell’allenatore, che mi ha detto ‘io prendo questo ragazzo e lo trasformo in un campione’. Ha grandi piedi, una buona visione di gioco, è abile nel gioco aereo ma ha una piccola lentezza che Zeman vuole trasformare in velocità”.
L’affare Destro, sempre più complicato: “E’ del Siena al 50% con il Genoa. Credo che esista una diatriba tra le due società. La Roma è vigile sulla situazione, ma solo vigile. Se potesse capitare di intervenire, lo farà. Ma è una situazione complessa”. Comunque vada a finire per Destro, Sabatini definisce “incedibile” l’argentino Osvaldo e parla anche di Borriello e Pizarro: “Sono nostri giocatori, stanno lavorando con la Roma. Hanno fatto cose importanti qui, ma la storia li sta emarginando. Ci aspettiamo da parte dei giocatori una presa di coscienza nel dire ‘ci siamo o non ci siamo in questo progetto?’. Valuteremo e ci confronteremo con loro”.
Infine, smentito qualsiasi dissidio con il direttore generale Franco Baldini: “Baldini è un grande dirigente, è necessario alla Roma e resterà a lungo. Il calcio lo faccio io insieme a Franco in totale sintonia, lui ha grandissime qualità che io non ho, è più elegante e bello, ma sa fare il calcio, ogni tanto un battibecco ci viene fuori, ma io non devo acquisire potere, io sono direttore sportivo lui generale, lavoriamo bene insieme”.
Fonte: repubblica.it