(A. GHIACCI) – Trigoria come Riscone. Oggi, come inizio luglio. Daniele De Rossi sta seguendo la tabella di lavoro che lo porterà al livello del resto del gruppo in poco tempo. Il centrocampista sta sudando da sei giorni, alle prese con le ripetute, il fondo che serve per il fiato e per mettere benzina nelle gambe. Dieci chilometri al giorno, nella seduta di lavoro mattutina. Perché gli allenamenti quotidiani sono due: il pomeriggio si passa al lavoro di campo. Nelle sue giornate a Trigoria, De Rossi è in buona compagnia.
C’è per esempio l’ivoriano Junior Tallo, attaccante in uscita dalla Primavera che Zeman vedrà all’opera per la prima volta martedì prossimo, giorno fissato per la ripresa dopo la domenica e il lunedì che saranno liberi, almeno per coloro che tornano dalla tournée statunitense (il rientro della comitiva è previsto per domani mattina presto all’aeroporto di Fiumicino). Tallo poi, partirà per l’Austria con la Roma: al termine di quei dieci giorni sarà presa una decisione, tra permanenza in gruppo e possibile cessione in prestito. Ci sono poi Borriello, Guberti, Pizarro, Perrotta e il giovane Nego. I gruppi di lavoro, in base a esigenze e programmi, sono divisi. La certezza è che De Rossi sarà il primo rinforzo per Zeman: giocatore cardine per la squadra che ha in mente il boemo. Ecco perché il centrocampista romano e romanista sta mettendo il massimo impegno negli allenamenti. «Si impegna tanto, come sempre, fatica un po’ ma a questo punto è normale» fanno sapere da Trigoria. De Rossi lavora per farsi trovare pronto e Zeman non vede l’ora di poter contare anche su di lui.
VOCI – Non contano nulla, né per lui né per la Roma, le voci di mercato che arrivano con insistenza dall’Inghilterra. Lì c’è il Manchester City che lo aveva cercato già nel periodo in cui De Rossi era impegnato nella trattativa per il rinnovo. Lì, inoltre, c’è Roberto Mancini, tecnico che da sempre stravede per il mediano e che anche oggi sarebbe prontissimo ad accoglierlo a braccia aperte. «La squadra va rinforzata, abbiamo bisogno di nuovi giocatori» ha fatto sapere Mancini, ancora insoddisfatto del mercato portato avanti dal City finora. Ma nessuno, a Roma, pensa alla possibilità di una cessione. «Illazioni» le hanno definite dagli States, «che neanche commentiamo» . E infatti De Rossi sarà uno dei punti di forza anche della Roma di Zeman, dopo esserlo stato di quella di Spalletti, Ranieri, Montella e Luis Enrique.
CONTATTI – De Rossi ha compiuto ventinove anni martedì scorso e in questi giorni non ha mai perso i contatti con il resto del gruppo. Gli sms sono praticamente continui, specialmente quelli scambiati con il capitano Francesco Totti. Il numero dieci ha scherzato sul fatto che De Rossi sarebbe dovuto essere in America a faticare con gli altri: la risposta è stata che gli sarebbe piaciuto. (…) Con tutta probabilità De Rossi continuerà a lavorare per tutto il fine settimana, senza soste: da professionista qual è vuole farsi trovare già in buono stato dal resto del gruppo e, soprattutto, da Zeman.
RUOLO – Il tecnico boemo, una volta che avrà anche De Rossi a disposizione, comincerà a lavorare sulla disposizione della linea dei tre mediani. Perché la presenza di De Rossi, gli permetterà di avere diverse soluzioni a disposizione. Ma De Rossi sarà il centrale o giocherà intermedio sinistro come in Nazionale? Nessuno ancora lo sa. Per ora Zeman ha detto che «per me è un centrocampista» , puntando sul ruolo di intermedio, e che «per la posizione di centrale punto su di lui e su Tachtsidis» . In entrambe le soluzioni ci sono pro e contro tecnico-tattici. La sicurezza è proprio lui: De Rossi è un campione che può solo aggiungere a questa Roma che già ha dimostrato di essere una buona squadra.