(A. Ghiacci) – Il direttore sportivo Walter Sabatini non ha seguito l’amministratore delegato Claudio Fenucci. Soltanto quest’ultimo infatti, è partito per Boston. Il primo ha troppe questioni in piedi e ha preferito restare a Roma. Prima di tutto, per accogliere il nuovo acquisto, Mattia Destro, che arriverà a Roma domani: l’attaccante ha avuto due giorni liberi, con il permesso del club giallorosso, per passare ad Ascoli, sua città natale, e sistemare le ultime cose prima di trasferirsi nella Capitale. Domani quindi, visite mediche e firma sui contratti.Poi, da sabato, Destro comincerà ad allenarsi a Trigoria, in attesa del ritorno della squadra dagli Stati Uniti. Si farà trovare pronto da Zeman. Il tecnico boemo è molto contento del suo acquisto. Secondo l’allenatore, nessuno nella rosa giallorossa è duttile quanto l’ex del Siena, che quindi potrà essere utilizzato indifferentemente in tutti e tre i ruoli d’attacco, a seconda delle necessità. Zeman lo vede dappertutto, anche per questo ne ha avallato l’acquisto, comunque già impostato da mesi dai dirigenti giallorossi. In pratica per il boemo, Destro è un attaccante universale.
CORRIERE DELLO SPORT Destro, parte l’avventura
UFFICIALITA’ – Oltre all’ufficialità dell’affare-Destro, Sabatini è alle prese con la chiusura della trattativa per l’acquisto di Ivan Piris, paraguaiano preso in prestito per un milione dal Deportivo Maldonado, il cui riscatto tra un anno è fissato per 4 milioni di euro. L’esterno destro ha già effettuato le visite mediche, e da un paio di giorni da Trigoria segnalano che «mancano solo i dettagli» . Il problema è che i dettagli, per definizione, richiedono poco tempo per essere sistemati: problemi nella chiusura dell’affare oppure cambio di obiettivo da parte Sabatini? Un po’ e un po’, ma comunque ora appare difficile che la Roma possa decidere a questo punto di non chiudere l’affare-Piris. Probabilmente domani, oltre a ufficializzare l’ingaggio di Destro, la Roma farà lo stesso anche con il paraguaiano.
LAVORO – Nel frattempo a Trigoria è sempre al lavoro Daniele De Rossi. Proprio a lui, da sabato, dovrebbero unirsi Destro e Piris, che poi saranno presentati nel ritiro austriaco di Irdning. Per quanto riguarda il mediano, alle prese con i ritmi di corsa che gli altri hanno affrontato a Riscone (ripetute di mille metri per dieci volte per un totale di dieci chilometri), c’è da segnalare che dall’Inghilterra continuano ad arrivare voci insistenti di una prossima offerta del Manchester City: oltre 25 milioni di euro per accontentare le pressanti richieste del tecnico Roberto Mancini, che da sempre è pazzo di De Rossi e che oggi non è per nulla soddisfatto della campagna acquisti che la dirigenza del City sta portando avanti. «Non commentiamo queste illazioni» fanno sapere i vertici giallorossi dagli Stati Uniti, quando gli si prova a chiedere se c’è una possibilità che De Rossi possa essere ceduto. La sensazione è che davvero la Roma non pensi neanche lontanamente a prendere in considerazione offerte per De Rossi, uno dei più forti e rappresentativi della squadra. La Roma con De Rossi è una cosa, senza invece è tutta un’altra. Ecco perché non ci sono milioni che tengono: Daniele De Rossi, vicecapitano, non si muoverà da Trigoria, la sua seconda casa.