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CORRIERE DELLO SPORT E Conte va al processo

Antonio Conte

(A. Abbate) – Una lettera scarlatta: «Conte, sei stato deferito» Verrà notificata stamattina alle 8.30 al tecnico della Juventus: ieri era già imballata in uno scatolone con centinaia di rinvii a giudizio. Palazzi non ha avuto pietà: «Parlano gli atti e i fatti», bofonchiava nel pomeriggio a via Po. Stamattina urlerà l’elenco, tutte le richieste saranno rese pubbliche. Nessuna porta della Procura Federale le secreterà. Chi tremava, ora piange o sorride. Conte dovrà provare la sua innocenza il 2 agosto: a malincuore sarà ospite al processo. Diserterebbe Pechino, la Supercoppa dell’11 agosto col Napoli, con un giudizio di primo grado sfavorevole e immediatamente esecutivo.

CONTE – Busserà anche alla Juventus, il postino. Due “botte” all’ attuale tecnico campione d’Italia, pure alla società verrà notificato il deferimento di Conte. Per i fatti di Siena, ovviamente. In fondo, i bianconeri se l’aspettavano la richiesta. E pure l’allenatore. Che – con l’aiuto o meno del suo club – dovrà subito difendersi al prossimo processo. Non sono bastate 13 testimonianze dei suoi ex “amici” toscani e le 23 giurate, portate dai suoi legali. Stamattina Antoniocapitano verrà convocato anche dalla Commissione Disciplinare per il 2 agosto. Non è più uno spettro, Conte saprà contro quale accusa dovrà combattere: omessa denuncia o illecito.
JUVENTUS – Dalla Procura all’ex Ostello della Gioventù, Conte lotterà per screditare Carobbio. Conosce il “nemico” e sa che la sua sorte – 67 delle 83 precedenti sentenze nei due gradi sono state emesse così – è appesa alla “credibilità” del pentito. Eppure Carobbio a Cremona, ben due volte, non aveva accennato ad alcuna “riunione tecnica”, escludendo la combine – ma c’erano oltre 162 chiamate e sms da una scheda egiziana a Iliekski – di Novara-Siena; salvo poi confessare tutto a maggio. Oggi Conte saprà quanto gli è costata quella “maledetta” gara e quella con l’Albinoleffe. E finalmente sarà informata persino la Juventus, che – pur totalmente estranea – rischia d’affondare nel vortice: nel calderone dei deferimenti potrebbero rientrare anche Pepe e Bonucci per una presunta omessa denuncia in Bari-Udinese.
TREMANO IN TANTI – Trema la serie A: in assoluto il Siena, in bilico fra una responsabilità diretta e un’oggettiva, che potrebbe comunque decimare la rosa, ma salvare il presidente Mezzaroma. In ansia anche Udinese e Bologna. In B c’è il Bari, terrorizzate Lecce e Grosseto, a un passo dalla Lega Pro per i “misfatti” riconducibili a Semeraro e Camilli, ex e attuale presidente. Nella bufera anche Crotone e Portogruaro. Sarà una strage, sulla quale resta ancora un leggero alone di mistero.
PROCURA BUNKER – Questione di riservatezza, era un bunker ieri la Procura Federale. Non c’era un sussurro, non respirava una foglia a via Po all’ora di pranzo. Palazzi girovagava col suo vespino. Fino a quel rombo di tuono. Ore 16.30: una peugeot 208 nera faceva il suo ingresso. Si sbarravano i cancelli, c’era un corriere Tnt. Vetri oscurati e tante raccomandazioni degli 007 federali per portare a destinazione quello scatolone con centinaia di plichi. Alle 8.30 saranno notificati a tutti i destinatari.
NON FINISCE QUI – Il Napoli – come Lazio e Genoa – dovrà aspettare ancora. «Solo casi chiusi» , aveva lasciato trapelare la Procura Federale. Ed effettivamente il filone partenopeo s’è prolungato sino a ieri pomeriggio. Mentre il corriere trasportava già pagine e pagine di deferimenti, nelle segrete stanze veniva interrogato Marchetti, ds del Cittadella. Rientrerà nel processo di settembre, dove il Napoli rischia la responsabilità oggettiva per le “confessioni” di Gianello sulla gara con la Samp. Hanno negato tutto Grava e Cannavaro, colpiti dall’ex terzo portiere azzurro. Eppure potrebbero beccarsi un’omessa denuncia. Insieme a Quagliarella, nominato dal poliziotto Gaetano Vittoria. Non finirebbe il tormento juventino. Un incubo.
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