(A.Ghiacci) – Non ci sarà. Ma solo perché non c’è il tempo materiale. Ivan Piris, 23 anni, esterno destro bloccato dalla Roma, non arriverà nella Capitale prima di qualche giorno. E quindi non andrà in America con Zeman e il resto del gruppo. «Ma non ci saranno sorprese» assicurano da Trigoria. Ciò significa che il paraguiaiano, il cui cartellino appartiene ai proprietari del fondo che detiene il Deportivo Maldonado (serie B uruguaiana) ma che ha giocato l’ultima stagione in Brasile con il San Paolo, è un giocatore giallorosso. La Roma nei giorni scorsi ha superato l’offerta degli spagnoli del Siviglia, che avevano già brindato al nuovo acquisto: un milione di euro per il prestito oneroso e quattro fissati per il riscatto da esercitare tra un anno. Così Sabatini ha ottenuto il sì. Il giocatore nei prossimi giorni sarà a Roma, ma dovrà svolgere tutte le pratiche che di solito vanno in scena quando arriva un nuovo calciatore: visite mediche e incontro ufficiale a Trigoria con firma dei contratti. Ecco perché non c’è il tempo materiale per portarlo in America. Piris con tutta probabilità comincerà ad allenarsi a Trigoria. (…)
CENTROCAMPO Tutto fatto invece per Panigiotis Tachtsidis, 21 anni, centrocampista greco, ex Genoa, che ha giocato l’ultimo campionato in serie B, in prestito al Verona. Proprio nel campionato cadetto il mediano è stato notato da Zeman che lo ha subito chiesto a Sabatini. Il tecnico boemo lo ha fortemente voluto: «Pizarro? per il ruolo di regista punto su De Rossi e Tachtsidis» ha detto qualche giorno fa a Riscone. Più chiaro di così si muore. E infatti il giocatore sarà già oggi alla festa dell’Olimpico con i tifosi e domani salirà sull’aereo che porterà i giallorossi in America. Per il suo ingaggio la Roma ha dato vita a uno scambio di comproprietà con il Genoa: in rossoblù è andato un altro centrocampista, il mancino Andrea Bertolacci, con un conguaglio (circa 1 milione) in favore del club di Preziosi. Bertolacci, dopo aver rinnovato per cinque anni il contratto che con la Roma sarebbe tra un anno (2013), ha accettato l’ipotesi di poter tornare a lavorare con Gigi De Canio, l’allenatore che lo ha lanciato in serie A con la maglia del Lecce. E così sia lui che Tachtsidis saranno a disposizione di due tecnici che li avevano richiesti. (…)