(F. Oddi) – Premessa: Castan ancora non c’è, e peraltro il 25enne che ha appena vinto la Libertadores con il Corinthians potrebbe non essere l’unico rinforzo per la difesa. Ma per Alessio Romagnoli, uno che il mese scorso era in campo nelle finali scudetto degli Allievi Nazionali, essere provato al centro della linea difensiva titolare da Zeman resta comunque una grande soddisfazione. «È bellissimo stare qui — ha dichiarato ieri a Roma Channel —. Io e i miei compagni giovani ci stiamo divertendo: lavoriamo molto ma ci fa bene». E tra un lavoro e l’altro Romagnoli — classe ’95, il più giovane della comitiva — ha pure giocato titolare, in coppia con Burdisso, nella prima uscita stagionale, quella con la selezione della Val Pusteria, il 9-0 ai cosiddetti boscaioli.
Rubando segreti «Nico e gli altri mi hanno aiutato, credo di aver fatto una buona prestazione e voglio continuare così. Sono qui per rubare il mestiere a Nico, a Juan, a Gabriel (Heinze, ndr): è importantissimo ricevere da loro consigli. Mi ha colpito la serietà, tutti danno il massimo, così si deve fare. Un possibile esordio? Spero di esordire, ma va bene anche il ritiro. Ringrazio la mia famiglia e mister De Rossi». Che dovrebbe ritrovare tra agosto e settembre, se il numero di rinforzi per la linea difensiva sarà tale da rimandarlo in Primavera.
Promosso A 17 anni non sarebbe certo una bocciatura: del resto la società la sua fiducia nel ragazzo l’ha già dimostrata preferendolo, per il ritiro della prima squadra, ai due ’93 che lo scorso anno formavano la coppia centrale della Primavera, Orchi (girato al Catanzaro, in Prima divisione) e Barba (ha richieste in B). Il contratto era arrivato già un anno e mezzo fa, la maglia azzurra pure — ha concluso il ciclo dell’under 17, potrebbe passare subito in 19 — manca solo l’esordio ufficiale. E Zeman non è certo il tipo che si farebbe tanti problemi a regalarglielo se questo ragazzo nato a Nettuno come Bruno Conti, continuasse così.