(M. Cecchini) – Ci sono giorni che non durano 24 ore, ma contengono dentro così tanti sogni e dubbi che basterebbero per una vita. Probabilmente quelli che sta vivendo Mattia Destro sono di questo genere perché il suo futuro, sempre a un passo dal decollo, non sembra avere ancora voglia d’indirizzare il proprio volo. Ma ieri in ogni caso è stata una giornata importante per l’attaccante marchigiano, visto che Siena e Genoa hanno trovato l’accordo sul cartellino del giocatore, mentre la Roma sta apertamente forzando i tempi per aggiudicarselo, cercando di stoppare le manovre sottotraccia della Juventus.
Fronte Genoa Ma andiamo con ordine. L’accordo tra i due club per far sì che il club rossoblù abbia in pugno anche la seconda metà di Destro è stato concluso sulla base di 7 milioni e il portiere Eugenio Lamanna. A questo punto la Roma si è dichiarata pronta a far valere l’accordo già trovato col presidente Preziosi, quello che vedrebbe Destro vestire il giallorosso con questa formula: 5 milioni subito per il prestito, 7 fra un anno per il riscatto obbligatorio, la metà dell’attaccante baby Piscitella, il prestito di Verre (che nel giro finirebbe al Siena) e quello di Borriello — il cui ingaggio netto (4 milioni) sarebbe accollato ai rossoblù solo per 1,5 milioni — e premi, per una valutazione complessiva intorno ai 16-17 milioni.
Questione ingaggio A ritardare il lieto fine c’è solo la questione ingaggio. È noto infatti che Destro piaccia parecchio anche alla Juventus, che avrebbe trovato un accordo con il giocatore sull’ingaggio per circa 1,7 milioni più premi. La Roma al momento non riesce ancora a pareggiare questa offerta, visto che l’incontro andato in scena ieri a Roma nello studio legale Tonucci tra Sabatini, Fenucci, Baldini, Baldissoni e i manager del giocatore Vigorelli e Contratto non ha ancora prodotto la fumata bianca. L’ultima proposta è stata quella di 1,5 milioni circa (1,1 di fisso più premi), per poi salire. Impressioni? L’accordo è possibile e tutto sommato a un passo, ma c’è la sensazione che il giocatore, se la Juve tornasse fortemente a farsi viva, gradirebbe forse di più l’approdo bianconero. Il problema è che i bianconeri hanno bisogno di tempo, e Destro non vuole più aspettare per conoscere il proprio futuro.
Ibra italiano Smontate col sorriso le chiacchiere che lo volevano già a Roma per le visite mediche («ma io ero in ritiro col Siena!»), l’attaccante ai microfoni di Sky ha parlato così: «Mi fa piacere essere sulle prime pagine e di essere stimato, ma non sono l’Ibrahimovic del calcio mercato italiano. La cosa importante è rimanere coi piedi per terra e in questo Cosmi e tutti i miei compagni del Siena mi stanno aiutando tanto. Comunque io ho la testa fissa solo sul lavoro». Proprio vero, ma Destro ha fretta e la Roma sa bene come, dopo tanto parlare, non potrebbe permettersi di perdere un giocatore voluto dallo stesso Zeman. Perciò, se la Juve oggi non dovesse muoversi seriamente, il club giallorosso potrà agevolmente limare le ultime differenze d’ingaggio e aggiudicarsi l’attaccante, visto che la benedizione del Genoa c’è già.
Caso Julio Cesar A proposito di stipendi, dalla Roma liquidano con un sorriso l’ipotesi di prendere Julio Sergio cedendo Stekelenburg. Il brasiliano guadagna quasi quanto Totti e a Trigoria non è tempo di spese pazze. Il lavoro sull’ingaggio di Destro, in fondo, insegna proprio questo.