(A. Pugliese) – Ad essere scaramantici, verrebbe quasi da fare gli scongiuri. Tre vittorie su tre, anche se con avversari modesti. Tutti, tranne il Rapid di ieri sera, che era in una serata particolare (l’opening day stagionale) e ad un passo dal via del campionato (sabato). «Giocavamo contro avversari molto più avanti di noi nella preparazione — dice alla fine Zeman — e per questo la vittoria mi fa piacere. Ma noi siamo ancora all’inizio, impossibile parlare ancora di calcio».
In crescita Sarà anche vero, ma intanto qualche giocatore ha cominciato a smaltire le prime tossine nei muscoli. Come Bojan, ad esempio. «Queste partite servono a trovare la condizione, va bene così — dice lo spagnolo, entrato nella ripresa — Siamo in crescita e questo si vede. A Riscone è stata una preparazione dura, che si è sentita. Non l’avevo mai fatta prima, ma io mi fido del mister». In tutto, anche nella posizione. Luis Enrique lo alternava a sinistra e a destra, quest’anno per lui si gioca solo dalla prima parte. «Va bene tutto. Centravanti? Anche, mi basta giocare», continua Bojan, che anche ieri ha cercato il gol (arrivato solo con i boscaioli). Magari, arriverà negli Usa. «Ma non è un problema, i gol è meglio farli quando servono. E cioè in campionato».
Scambi a sinistra Chi il gol invece lo ha trovato anche ieri è Miralem Pjanic, ancora una volta tra i più positivi. «Mi sento in forma, fisicamente molto meglio delle prime due gare. Con il Rapid si sono viste tante cose positive, anche se queste vittorie contano solo per la fiducia». E gli scambi con Totti? «Ce li ha chiesti il mister, penso sia andata bene. Con Francesco ci troviamo spesso in campo, l’intesa tra noi in questo modulo migliora di partita in partita. Io esterno d’attacco? No, non mi ci vedo. E poi senza Totti, ci manca sempre qualcosa». A lui, per ora, i gol non mancano. «Avevo detto che quest’anno volevo migliorare, che mi sto preparando bene anche per questo. Speriamo di riuscirci».
Intesa made in Usa Che l’amalgama sia in crescita, lo conferma anche Marquinho: «Sta migliorando l’intesa in campo, questa è la cosa che mi piace di più di questa partita. Riusciamo a trovarci sempre meglio, frutto anche di un ritmo di gioco che è sicuramente più alto rispetto alle altre due gare giocate a Riscone». E Totti quasi da centrocampista? «Ma lui fa la differenza in ogni ruolo, anche se arretra il suo raggio d’azione». A far girare la squadra, invece, nel primo tempo ci ha provato Bradley. «Gioca palla al piede ed è bravo in copertura — chiude il brasiliano —. Mi sembra un buon giocatore, che può darci una mano». Sarà così, ieri non faceva testo. «Un inserimento così a freddo, con 4 soli allenamenti, è difficile — chiude Zeman parlando dell’americano —. Ma per me anche qui a Vienna ha dimostrato di avere delle qualità tecniche». Crescerà, ne siamo certi.