(A. Pugliese) – Anche ieri differenziato, anche ieri lavoro a parte. Dodò, attualmente l’unico volto nuovo di questa Roma, ancora non è riuscito a lavorare con il gruppo, a farne parte in maniera integrante. Da quando è a Riscone, del resto, è la regola,in cinque giorni non è riuscito mai a svolgere i lavori effettuati dalla squadra, se non qualcosina il primo giorno. Poi niente, sempre differenziato. Come ieri, quando sotto gli occhi attenti dell’addetto al recupero degli infortunati Franco Chinnici e del dottor Francesco Colautti, il terzino ha cominciato a svolgere tutta una serie di esercizi di mobilità e ginnastica propriocettiva. Dodò ha lavorato sui tappeti e sulle palle elastiche, esercizi funzionali al rafforzamento della muscolatura. A vederlo da vicino, infatti, Dodò ha un tono muscolare del quadricipite della gamba infortunata (quella sinistra) nettamente inferiore a quello della destra. La metà? Forse, ma ad occhio nudo fa impressione vedere una coscia normale ed un’altra (la sinistra, appunto) notevolmente più piccola dell’altra.
La rincorsa Lo staff medico della Roma, del resto, sta lavorando duro per cercare di rimetterlo presto in carreggiata, anche con un lavoro funzionale ad hoc. La speranza del terzino destro (che ha una tabella di marcia di lavoro da seguire) è quella di potersi riaggregare al gruppo entro la fine di questa settimana. Ci riuscirà? La Roma ci spera, soprattutto vedendo la situazione attuale di José Angel. Certo è che dopo un infortunio come il suo, a Dodò bisognerà dare tutto il tempo necessario per rientrare e rimettersi in corsa. Quanto, forse, ce lo dirà lui oggi, nel giorno della sua presentazione ufficiale.