(A. PUGLIESE) – Da dove partirà la prima Roma di Zeman? Di certo, per ora, c’è che sarà una Roma «alla cieca», senza indicazioni, «perché di calcio giocato non ne abbiamo ancora parlato, voglio vedere come si comporteranno i ragazzi senza guida, da soli»,dice Zeman. Qualche certezza in più, però, c’è lo stesso. E nasce da chi la Roma se la vuole prendere e chi se la vuole riconquistare.
Rock & Marylin Già a Trigoria era stato tra i migliori nei test sulla velocità, ma qui a Riscone Osvaldo ha ribadito un concetto: sta bene, ha voglia, atleticamente è un rullo compressore. Anche Zeman glielo ha riconosciuto: «L’ho trovato migliorato». Tirato a lucido, fresco, alla faccia di tutte le voci su una possibile partenza. E che Pablo sia felice, in questo momento, lo dimostra anche il fatto che da un paio di giorni ha aperto il suo account Twitter. Ha voglia di comunicare. Con la chitarra rock&roll, presa subito in mano dopo la seduta di ieri mattina: «Dopo un allenamento duro, finalmente con il mio vero amore». O con quella foto di Marylin Monroe in cui Pablo ha postato una delle sue massime di vita: «La imperfezione è bellezza, la follia è genialità ed è sempre meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi». Per ora, Pablo è assolutamente il migliore in tutti i test. E oggi, c’è da scommetterci, si vedrà anche in campo.
In evidenza Ma oggi la Roma vogliono prendersela anche Lamela, Lopez e Florenzi. Su quest’ultimo Zeman ha detto: «Vedremo se confermerà quello che pensiamo di lui…». Sono quelli che in questi tre giorni hanno tirato il gruppo, i ragazzi che hanno muscoli già pronti per le fatiche zemaniane. Sono quelli fisicamente strutturati meglio per questi lavori: brevilinei, composizioni corporee asciutte, masse grasse ridotte al minimo. Sono destinati ad entrare in forma prima. Anche perché hanno fame, voglia da vendere, come quella di Lamela, al suo primo ritiro in giallorosso. Erik stavolta non vuole sbagliare un colpo ed è concentrato su ogni esercizio. Corre, suda, fatica. Senza sbuffare mai. E chissà che la cura Zeman non limi anche quel lato del suo carattere un po’ eccessivo, regalando alla Roma quel top player per cui la scorsa stagione sono stati investiti quasi 20 milioni.
Scommessa Con loro, poi, c’è Nico Burdisso, il Bandito. Tra i «vecchietti», quello che non abbassa mai la guardia. Del resto, è così da quel maledetto 16 novembre 2011, quando saltò il ginocchio sinistro. Poi l’operazione, la riabilitazione, le fatiche extra con la Primavera e in Argentina e oggi, finalmente, di nuovo il campo. Per testare e provare, capire se è tutto okay come sembra. Nico dovrà gestire una difesa in cui dovrebbe avere al suo fianco Juan (o Romagnoli) e dove esterni saranno Rosi e José Angel. Anche loro devono riprendersi la Roma, lo spagnolo più del romano della Garbatella. Ma qui serve davvero uno scatto in più. Finora Rosi, nei test ce l’ha avuto, José Angel no. Che sia un segnale anche questo?