Investimenti. Anche nel periodo in cui la crisi economica sta influendo più pesantemente e non risparmia neanche il mondo del calcio, arabi a parte. James Pallotta e il suo gruppo di investitori non hanno mollato minimamente, anzi hanno quasi raddoppiato gli sforzi dopo i tanti milioni investiti la scorsa estate per rifondare la rosa della Roma: undici acquisti e tante cessioni, un ringiovanimento che ha portato i giallorossi a giocare con tanti ragazzi poco più che ventenni a cui però sono stati chiesti subito grandi risultati. Lamela, Bojan e Pjanic solo per fare i tre nomi che nella scorsa stagione per tanti tifosi romanisti non hanno reso come avrebbero dovuto. Nel giorno del compleanno di Daniele De Rossi, Mattia Destro ha firmato con la Roma: un investimento da 12 milioni, 7 al Genoa e 5 al Siena più le comproprietà di due giovani dal grande futuro come Piscitella e Verre. Sacrifici per vincere, un attaccante forte per cercare di avvicinarsi sempre di più alla competitività auspicata da Zeman, l’allenatore ideale a cui affidare un ragazzo di tale potenziale offensivo. L’ennesimo passo di un modo di operare molto simile a quello dell’Arsenal, che da anni investe pesantemente sui migliori giovani europei facendoli diventare dei campioni.
Aspettando Destro, Zeman ha già tra le mani altri nuovi acquisti, arrivati quasi tutti dopo il ritiro di Riscone e che si stanno cimentando con i suoi metodi negli Stati Uniti e che potranno assimilarli al meglio nel ritiro di Irdning ad agosto. L’ex attaccante del Siena sarà il nono acquisto di questo calciomercato. Panagiotis Tachtsidis ha stupito già tutti nell’amichevole giocata di Chicago, assist e gol straordinario per presentarsi oltre ad una buona prova di personalità, subito titolare davanti alla difesa. Bradley ha iniziato a mostrare le sue qualità di centrocampista solido, di grande corsa e buona qualità. Florenzi non si muoverà da Roma e con Marquinho rappresenta i due giocatori di grande duttilità e dalle caratteristiche ideali per il centrocampo zemaniano. Quattro giocatori che Sabatini non ha avuto gratis: spesa totale 10.25 milioni più la metà di Andrea Bertolacci, andato al Genoa. Il d.s. romanista però non ha pensato solo a rafforzare il centrocampo: aveva riscattato la seconda metà di Borini dal Parma per 5.3 milioni, cedendo poi l’attaccante bolognese al Liverpool per 13.3 milioni, non una cifra irrisoria. Stoian (girato al Chievo in comproprietà nell’affare Bradley) e Tallo sono stati riscattati ciascuno per un milione, stessa cifra che sta per essere versata al San Paolo per avere il prestito di Ivan Piris, il prossimo terzino destro giallorosso che ha già superato le visite mediche al Gemelli. Per il paraguaiano il riscatto sarà fissato a 4 milioni. Al fianco di Burdisso il titolare sarà Castan che dopo la vittoria in Copa Libertadores è costato 5 milioni tondi. Sempre dal Brasile sono arrivati Dodò (a parametro zero) e Lucca, giovane centrocampista preso da Baldini dall’Internacional di Porto Alegre per 0.7 milioni. Ventiquattro milioni e duecentoventicinque mila euro, a cui si aggiungeranno i dodici milioni per Mattia Destro, il miglior attaccante under 21 italiano.
Tanti ragazzi giovani, investimenti per il futuro della Roma. Un futuro di cui non farà parte un altro undici di giocatori ancora sotto contratto: Julio Sergio, Crescenzi, Malomo, Antei, Nego, Josè Angel, Guberti, Perrotta, Pizarro, Borriello e Okaka. Ognuno con una storia particolare, ognuno con più o meno problemi per essere ceduto. Non ce ne dovrebbero essere nel mandare a fare esperienza ragazzi come Crescenzi (dopo Crotone e Bari è vicino al Pescara), Malomo, Antei o Nego. Gli estimatori non mancano neanche per Stefano Guberti e Josè Angel, quest’ultimo dettosi felice dell’interessamento del Benfica. Ingaggi pesanti rappresentano scogli importanti per gli altri, come Julio Sergio (1,4 milioni lordi), Perrotta (2,6), Pizarro (3,2), Borriello (5,4) e Okaka (1,25). Giocatori che Zeman non ha portato negli States, dimostrando di non farci affidamento per la stagione in divenire: 13.85 milioni di euro che si potrebbero aggiungere ai 6.4 già accantonati dopo gli addii consensuali di Juan (4.6) e Simplicio (1.8). Un tesoretto che, dopo Destro, Sabatini e Baldini vorrebbero investire nuovamente, per rafforzare una difesa che ancora ha troppi punti interrogativi.
ACQUISTI:
Panagiotis Tachtsidis: 2.5 milioni per la comproprietà. Al Genoa anche la metà di Bertolacci, valutata circa 1.5 milioni.
Michael Bradley: 3.750 milioni al Chievo. Costo per la Roma 3.250, vista la metà di Stoian ceduta ai veronesi, valutata 0.5 milioni di €.
Castan: 5 milioni versati al Corinthians.
Florenzi: 1.250 milioni versati al Crotone, dopo che i calabresi ne avevano presa la metà per 0.25 mln (come da accordo preso la scorsa stagione). Al Crotone anche la seconda metà di Pettinari.
Stoian e Tallo: riscattati entrambi per 1 milione di € ciascuno, rispettivamente da Bari e Chievo Verona.
Marquinho: riscattato dal Fluiminense per 3.5 milioni di €.
Piris: prestito oneroso di 1 milione di € dal San Paolo, con accordo per il riscatto fissato a 4 milioni.
Lucca: acquistato dall’Internacional di Porto Alegre per 0.7 milioni di €.
Borini: seconda metà riscattata dal Parma per 5.3 milioni di €.
Dodò e Svedkauskas presi a parametro zero.
TOTALE SPESE: 24.25 milioni di €.
CESSIONI:
Curci: prestito al Bologna.
Juan: risoluzione consensuale, risparmio sull’ingaggio 4.6 mln di € lordi.
Simplicio: risoluzione consensuale, risparmio sull’ingaggio 1.8 mln di € lordi.
Brighi: prestito al Torino.
Greco: ceduto all’Olympiacos, ingaggio risparmiato 1.254 mln lordi.
Viviani: ceduto in prestito al Padova, con diritto di riscatto per i veneti e contro riscatto a favore della Roma.
Borini: ceduto al Liverpool 13.3 mln di €.
Cicinho: svincolato, alleggerimento sul monte ingaggi per 4 milioni lordi.
Cassetti: svincolato, alleggerimento sul monte ingaggi per 1.8 milioni lordi.
TOTALE INCASSATO: 13.3 milioni di € più 6.4 mln risparmiati da Juan-Simplicio.
A cura di Daniele Luciani