(F. Bovaio) – Trentuno anni, capelli preferibilmente lunghi e biondi spesso raccolti in una crocchia o legati a formare il codino. Piede sinistro di ottima fattura, corsa abbondante, luogo di preferenza la fascia sinistra del campo. Bravino pure in zona-gol, grazie anche a quel tiro dalla distanza, sempre di sinistro, ovviamente, con il quale si è già tolto alcune soddisfazioni. Nazionale italiano titolare con Prandelli all’ultimo Europeo e con alle spalle 12 presenze in maglia azzurra. E’ l’identikit di FedericoBalzaretti, attualmente residente a Palermo ma possibile nuovo cittadino della Capitale. A lui, stando a radio-mercato, si sarebbero interessate laLazio (ma Zamparini ha detto più volte che nessuno di quella sponda l’ha mai contattato), il Napoli (che ha offerto 5 milioni di euro per il suo cartellino), il Paris S.Germain (che vorrebbe aggiungerlo all’ormai lunga spesa che ha fatto nell’ultimo anno in Italia) e la Roma, dove c’è quel Sabatini che per lui stravedeva già quando era direttore sportivo del Palermo. Per questo, dicono sempre i soliti bene informati, se proprio dovesse lasciare la Sicilia Balzaretti preferirebbe approdare in giallorosso, sempre che le sirene parigine non si facciano davvero insistenti e impossibili da non ascoltare. Nella ville lumiere, d’altronde, vive la sua seconda moglie (la modella Eleonora Abbagnato) e per entrambi il trasferimento significherebbe poter vivere normalmente la propria relazione d’amore, anziché doverla sopportare a distanza. Proprio la storia con la Abbagnato ha recentemente spinto Balzaretti ad esprimere la volontà di giocare in una squadra italiana che non faccia le coppe europee, perché altrimenti i suoi impegni calcistici (con relativi viaggi) diventerebbero così gravosi da rendergli impossibile il mantenere un pur minimo contatto materiale con la compagna. Ecco perché aveva detto di stare molto bene anche a Palermo, soluzione che gli garantiva la possibilità di continuare a giocare a buoni livelli e di avere anche il giusto tempo libero a disposizione. Ma poi, a pensarci bene, si è accorto che la Roma sarebbe nella stessa situazione del suo club attuale e che Fiumicino è un aeroporto collegato molto meglio a Parigi rispetto a Punta Raisi o Capodichino. Nato a Torino il 6 dicembre del 1981, è calcisticamente cresciuto nelle giovanili del Toro fino ad esordire in A, sempre in maglia granata, il 14 settembre 2002 in Inter-Torino 1-0. Prima di toccare la massima serie, però, era stato mandato a farsi le ossa a Varese (due campionati di C1 dal 1999 al 2001) e a Siena, dove aveva collezionato 16 presenze nella B 2001-02. Dal 2002 al 2005 è rimasto nel Toro (un torneo in A e due in B per un totale di 94 presenze e 2 gol), quindi il salto della sponda, con l’approdo alla Juve nel 2005 che spinse i suoi vecchi tifosi a chiamarlo “traditore”. Nel 2007, dopo 68 partite e 2 gol, un nuovo trasferimento, stavolta alla Fiorentina, dove rimase pochi mesi, visto che nel gennaio del 2008 traslocò a Palermo, dove è diventato uno degli idoli dei tifosi rosanero e dove ha collezionato 143 presenze e 3 gol in 5 campionati, nel corso dei quali ha vestito anche la fascia di capitano. Grazie al rendimento che ha avuto nelle ultime stagioni è considerato uno dei migliori terzini sinistri d’Europa.