(V. Vercillo) – Un programma serratissimo, quello che seguirà la Roma nella due giorni bostoniana precedente all’amichevole contro il Liverpool. Pochi svaghi e tanta preparazione.Perché, in fondo, la gara del Fenway Park (25 luglio ore 18.30 locali, 00.30 italiane) non è un test come tutti gli altri. Zeman e i suoi giocheranno nel tempio del baseball, nella casa dei Red Sox, in una partita che celebrerà i 100 anni dell’impianto che ha visto le gesta di grandi campioni.
Una partita amichevole. Ma solo sulla carta. E’ una sfida che in realtà è piena di significati. Perché di fronte non ci sarà un’avversaria normale, ma il Liverpool. Una squadra capace di segnare il punto più alto ma anche più amaro della storia romanista. Una storia conosciuta in tutto il mondo, fatto che verrà dimostrato dalla gran folla di gente che occuperà gli spalti dello stadio. Ma andiamo con ordine. Concluso il primo test a stelle e strisce, quello di ieri contro lo Zaglebie Lubin al Wrigley Field Stadium, la squadra volerà verso Boston con un charter. E dopo quasi 2 ore e mezza di volo, i giallorossi atterreranno al Logan International, per poi arrivare in serata in albergo. Una notte di riposo e via, si riprende ad allenarsi a tempo pieno.
Doppia seduta quotidiana per la Roma, in vista della sfida del 25 luglio. Una la mattina, verso le 9.30, a porte chiuse. E la seconda il pomeriggio, alle 17. Gli allenamenti andranno in scena allo Steinbrenner Stadium di Boston. Dureranno poco meno di due ore, al termine delle quali la squadra si intratterrà con i tifosi che hanno aderito al pacchetto USA Vip Gold dell’As Roma Membership. Tifosi che avranno la possibilità di passare l’intera giornata con la squadra, di assistere alla preparazione e di ottenere foto e autografi dei loro beniamini. Il giorno della partita, invece, l’allenamento sarà singolo.
Di certo Zeman non negherà alla squadra la possibilità di visitare Boston,come accaduto nei giorni scorsi a Chicago. Anche perché la città, sebbene in alcuni casi venga “oscurata” dalla vicinanza di New York (dove la Roma si recherà in treno dopo la sfida contro il Liverpool), ha molto da offrire, per ogni tipo di turista. Dai musei alle gallerie d’arte, dalle vie di negozi ai parchi verdi, dai grattacieli (come il Prudential Centre) alle case in mattoncini rossi di Back Bay e Beacon Hill. Per non parlare di North End, la “Little Italy” di Boston, una delle più grandi degli Stati Uniti d’America. Di sicuro non ci sarà da annoiarsi.