(F.Balzani) – Dall’utopia catalana a quella boema. Ieri a Trigoria è iniziato ufficialmente il secondo atto romanista della carriera di Zeman tra gli applausi di un centinaio di tifosi che hanno assiepato il centro sportivo fin dalle prime ore del mattino. C’era da far sentire al tecnico e alla squadra il calore, tornato vivo dopo la delusione vissuta lo scorso anno con Luis Enrique.
Puntuali, alle 9, i 30 calciatori in partenza domani per Brunico, di nuovo a Trigoria dopo un mese di vacanza (assente solo Marquinho per motivi familiari). Tra i primi ad arrivare, dopo le ferie passate tra Ibiza, Miami e la Sardegna, è statoTotti che ha ritrovato sul campo il maestro Zeman a 13 anni di distanza. «Siamo pronti per fare una grande stagione – ha dichiarato a Roma Channel – Come ho ritrovato il mister? Come sempre: fuma tanto e chiacchiera poco, ma quando parla le sue parole sono pesanti. Ha grande voglia e grandi stimoli. Con lui gli attaccanti segnano tanto e io dovrò approfittarne. La foto con Messi a Ibiza? Mi ha visto e mi ha chiesto di farla».
Poi è stato il turno degli altri tra cui Borriello, fischiato da un gruppetto di tifosi. E Zeman? Il boemo si è presentato poco prima delle 9 accolto dal boato della folla. Ad aspettarlo Baldini e Sabatini. Il dg e il ds (che pare non vadano più d’amore e d’accordo) hanno ricevuto qualche timido applauso e un invito ben preciso da parte di qualche tifoso: «Ora vogliamo i top players».Già, perchél’unico volto nuovo è quello Dodò. Sabatini ha convocato la stampa per le 12 di oggi per spiegare i motivi di un mercato che stenta a decollare. La mattinata è proseguita tra test fisici e visite mediche. Nel pomeriggio il primo allenamento: una leggera sgambata in attesa del tour de force che attende la squadra a Brunico (partenza domani mattina e primo allenamento alle 17). Zeman ha deciso di portare con sé anche due nutrizionisti che cureranno l’alimentazione a base di verdure e patate lesse. «Non mi spaventa – ringhia Burdisso – Ho lavorato ogni giorno per farmi trovare pronto».