(F. Balzani) – «Questo non è calcio, non il nostro almeno ». Non si è divertito particolarmente Zeman al termine della sfida di inizio anno coi «boscaioli» dell’Alto Adige terminata 9-0 per i giallorossi. «Dobbiamo costruire il nostro modo di giocare. Lavoreremo fin da oggi per farlo e sarà difficile», ha ribadito il boemo che qualche ora prima ai tifosi aveva confessato di aver trovato alcuni giocatori in difficoltà fisica. Solamente nell’allenamento della mattina di ieri il tecnico ha permesso ai giocatori di esercitarsi su schemi offensivi e sovrapposizioni. «Dobbiamo ancora conoscerci bene. I ragazzi non avevano compiti precisi, erano liberi di esprimersi e qualcuno si è ricordato dei consigli dati in mattinata. Comunque ho visto tante coppie che si cercano tra di loro, ma non cercano gli altri e questo non va bene ».
Una stoccatina Zeman l’ha data a Bojan nonostante il gol: «Non basta segnare, lui gioca troppo individualmente e con confusione. Spero riesca a inserirsi nel mio gioco perché ha grandi mezzi. I giovani della Primavera invece hanno più voglia di mettersi in mostra rispetto ai compagni più grandi. Lamela? Per me è un attaccante esterno». Il boemo ha riproposto Totti esterno sinistro. «Ma non è ancora nulla di definitivo – assicura il tecnico – Francesco lo conosco in quella posizione, ma ha fatto anche per tanti anni il centravanti. Domani (oggi ndr) sarà in conferenza? Sempre se ne avrà la forza». In evidenza Florenzi, Burdisso, Pjanic (doppietta) ma soprattutto Taddei: «L’anno scorso ha giocato in difesa. In questa stagione dipenderà dalle necessità». Tradotto: servono gli esterni. Sabatini ieri sera ha fatto il punto del mercato con Zeman. «Ma non arriveranno grandi nomi, quelli già ci sono dallo scorso anno. Servono giocatori utili al progetto – ha ribadito il ds giallorosso – Bradley arriverà a breve, Jung piace ma l’Eintracht non vuole disfarsene. Borriello? Dispiace che venga contestato». L’ex rosso-bianco-nero (insultato dal primo giorno di ritiro) ha avuto un chiarimento con un gruppo di tifosi al termine della partita: «Ce la metto tutta, ma così per me è difficile lavorare. Vorrei restare ma i dirigenti mi hanno detto che non rientro nel progetto ». Infine Florenzi: «Mi sembra di sognare, cerco di fare tutto ciò che dice il mister».