(F. Balzani) – Ventotto anni dopo Chicago riscopre il calcio grazie alla Roma di Zeman che al Wrigley Field, tempio del baseball adattato alla meno peggio per il soccer, domina e vince 4-0 contro i polacchi dello Zaglebie Lubin la sua quarta amichevole consecutiva, la prima della tournée tanto voluta da Pallotta e soci (ieri assenti, ma ci saranno mercoledì a Boston contro il Liverpool, calcio d’inizio alle 0,30 italiane). Non c’era, dall’inizio, anche Totti entrato solo nella ripresa al posto di Osvaldo (un palo per il capitano). «Difficile trarre indicazioni da questa amichevole – taglia corto Zeman – ma volevo vedere la mentalità e la voglia di soffrire. Il risultato per me non conta, non lavoro per certe partite anche se ho visto buone cose soprattutto nel primo tempo. Nel secondo invece non mi è piaciuto quasi nulla».
Sugli scudi il nuovo arrivato Tachtsidis che prima con una precisa verticalizzazione innesca l’azione che porta al gol del vantaggio di Osvaldo, poi con un pallonetto da 20 metri realizza il raddoppio strappando gli applausi dei ventimila presenti. «È un bel giocatore ma poteva fare anche meglio» chiosa Zeman che poi coccola Stekelenburg: «Oggi è andato bene».
In rete su pallonetto anche Lamela, ma è stato Bojan a strappare altri applausi con la rete del 4-0 segnata dopo una serpentina tra tre difensori. La difesa? Diciamo che Stekelenburg ha avuto il suo bel da fare e che un palo, una traversa e i piedi così così hanno impedito ai polacchi di segnare. Da rivedere Castan impiegato per 45’ al fianco di un buon Romagnoli.