Esperto di calcio sudamericano e grande voce di Sportitalia, Stefano Borghi, è intervenuto a “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes, per parlare di Piris, di Castan e non solo. Ecco le sue parole:
Castan?
“E’ un buon acquisto. Ho sentito pareri contrastanti da parte degli addetti ai lavori, si è arrivato a bollarlo come un difensore inadatto. Io non credo, il Corinthians ha una difesa di stampo europeo e Castan ha una buona mobilità, una forte marcatura ed è un calciatore corretto tatticamente. Forse deve migliorare un pochino, ma è normale perché dal Brasile all’Italia il concetto di difesa cambia molto. Anche dalle cifre mi sembra un buon acquisto”.
Alcuni lo accostano a Materazzi?
“Assolutamente no. È un giocatore diverso sotto tanti punti di vista. Siamo abbastanza lontani”.
E’ lento come si dice?
“Io non l’ho visto assolutamente come un difesore lento. A me sembra un atleta dalla mobilita adatta al gioco di Zeman”.
Su Piris.
“Mi sono innamorato di Piris durante la Libertadores 2011. E’ un giocatore che ha delle prospettive molto molto buone. È un esterno destro, terzino principalmente, ma anche con una buona proiezione sulla fascia. In quella Libertadores fu l’unico che riuscì a imbrigliare Neymar. Fece una figura eccellente tanto da essere preso dal San Paolo poco dopo. Meno di 10 giorni fa, era sicuro che arrivasse al Siviglia: potrebbe essere un sorpasso magistrale da Sabatini. E’ un nome che intriga parecchio e che mi piacerebbe vedere all’opera in Italia”.
Sulla trattativa con il Siviglia.
“Ci può stare pagarlo un milione per averlo un anno. Il problema tra Siviglia e San Paolo è stato per alcuni indennizzi. Il riscatto doveva essere fissato a 4,5 milioni”.
Su Nico Lopez?
“E’ arrivato a Roma sei mesi fa e poteva essere bruciato. La Roma invece gli ha permesso di imparare e ambientarsi senza pressioni. Ora i frutti si vedono. È un giocatore di grande talento che può avere prosettive importanti”.
Fonte: La città nel pallone, RadioIes