G-L1M4S2TMG9
Il Cialis è noto per il trattamento della disfunzione erettile, migliorando il flusso sanguigno e facilitando l'erezione. Questo effetto benefico è apprezzato non solo in ambito medico, ma può anche influenzare positivamente altri aspetti della vita quotidiana. Per esempio, nel contesto sportivo, un miglioramento della circolazione può aiutare a ottimizzare le prestazioni e la resistenza. Il Cialis, quindi, può avere applicazioni sorprendenti al di là del suo uso principale. Per chi cerca un approccio discreto, è possibile acquistare Cialis online senza ricetta con facilità e privacy.

MERCATO ROMA Paolini (Cons. mercato): “Castan sarebbe perfetto per il gioco di Ranieri. Piris? Due anni fa Dodò lo surclassò”

Castan

Dopo l’acquisto di Dodò e Leandro CastanStefanoPaolini, esperto e consulente di mercato, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sui 99.8 di RadioIes per esprimere un giudizio sugli acquisti sudamericani giallorossi. Ecco di seguito riportate le sue dichiarazioni.

Su Castan.

“E’ un centrale che quest’anno ha giocato con il Corinthians in una difesa a quattro bloccata con un 4-2-4 che consente anche a Jorge Enrique di tornare indietro a sinistra. Castan è abituato a giocare con la difesa protetta, sarebbe stato perfetto per Ranieri: sono perplesso per il suo utilizzo con Zeman. I centrali col boemo fanno l’elastico, io non ho mai visto Castan fare certe cose”.

Su Piris.

“E’ abile nella marcatura. Due anni fa annullò Neymar con una marcatura molto stretta. Giocava in un 4-2-3-1 e sul fondo non ci andava. Quest’anno ha disputato 21 partite senza fare un assist. L’ho visto in una partita contro il Bahia e lui giocava a centrocampo nel 3-5-2. Davanti si trovò Dodò che lo surclassò. Non mi pare un acquisto adatto in chiave zemaniana”.

Ci sarà qualche sorpresa nella nazionale brasiliana che parteciperà all’Olimpiade?

“Alla fine è quasi una nazionale maggiore. Molti già muvono i primi passi in Europa come Alexandro e Danilo del Porto. Ormai bisogna andare a vedere l’under 17”.

Su Uvini.

“Finirà in qualche club in Europa anche per la bravura del suo manager. È un discorso articolato in chiave Roma: Uvini ha giocato nell’ultimo anno e mezzo 7 partite di cui 2 da titolare. È un giocatore che anche grazie all’abilità del suo manager gode di un grande rispetto. Ha un buon senso della posizione, ma è lento e non sa uscire palla al piede. Con il Brasile ha giocato in un 4-3-3 molto diverso da quello di Zeman”.

Fonte: La città nel pallone, RadioIes

Top