Dopo il patteggiamento respinto dai giudici nella giornata di ieri, Antonio Conte, indagato per due omesse denuncia di Novara-Siena e Albinoleffe-Siena, ha rinunciato a patteggiare. In questo caso, però, la richiesta di Palazzi non si fermerebbe ai tre mesi e 200 mila euro e nemmeno ai 5 mesi a cui si sarebbe arrivati come ipotesi per un secondo patteggiamento. La pena richiesta dal procuratore federale potrebbe essere molto pesante per il tecnico dei bianconeri: 15 mesi, ossia un anno e 3 mesi.
Ecco la requisitoria del procuratore federale Palazzi:
“Carobbio ha tenuto un comportamento rispettoso delle gerarchie e non prova . Carobbio avrebbe ottenuto lo stesso sconto di pena se non avesse fatto il nome di Conte. Non esiste il motivo di risentimento personale. Noi invece abbiamo dimostrato che c’è coerenza nelle dichiarazioni di giocatore. A avviso della Procura è incontestabile l’inconsistenza dell’elemento di risentimento e dello scopo relativo per Carobbio. Le dichiarazioni dei giocatori che smentiscono Carobbio non sono attendibili”.
Ecco invece la risposta dell’avvocato di Conte:
“Bisogna accertare la realtà dei fatti. Carobbio a gennaio non ricorda Conte che rassicura la squadra sulla combine, ma se lo ricorda a febbraio davanti alla procura federale!”
Fonte: tuttojuve.com
Durissima la reazione di Andrea Agnelli tramite il sito internet ufficiale dei bianconeri:
“Constato che la Federazione Italiana Giuoco Calcio e la sua giustizia sportiva continuano a operare fuori da ogni logica di diritto e di correttezza sostanziale. Per molto tempo e con grande senso di responsabilità la Juventus e i suoi tesserati hanno mantenuto un atteggiamento sereno e coerente rispetto alle Istituzioni e rispetto ad atteggiamenti che, fin da subito, suggerivano che fosse in atto un nuovo attacco ai suoi danni e ai danni dei suoi tesserati. Le risultanze dei vari deferimenti dimostrano enormi contraddizioni e volgono alla tutela esclusivamente di chi gli illeciti li ha commessi. Questo è paradossale e non può essere accettato. La decisione di ieri della Commissione Disciplinare Nazionale della FIGC, che ha opposto un non motivato rifiuto al patteggiamento già ponderato e sottoscritto dal Procuratore Federale, è la testimonianza della totale inadeguatezza del sistema giuridico sportivo e della Federazione in seno a cui opera. Rilevo nuovamente l’incapacità di interpretare le moderne esigenze del professionismo di alto livello. Anche avendo scelto, contro ogni istinto di giustizia e con una logica di puro compromesso, la strada del patteggiamento per poter limitare i danni di una giustizia sportiva vetusta e contraddittoria, ci si scontra con un sistema dittatoriale che priva le Società e i suoi tesserati di qualsivoglia diritto alla difesa e all’onorabilità. La rispettabilità dei singoli è messa a repentaglio ed è quindi a loro che spetta la parola finale sulle decisioni da assumere, con la consapevolezza che la Juventus li sosterrà in tutti i gradi di giudizio. Sarà una stagione complessa ed impegnativa, ma la concentrazione sulle prestazioni in campo della Squadra da parte di tutto il nostro ambiente rimane alta con l’obiettivo di confermarci vincenti a maggio 2013.”
Fonte: juventus.com