Nuova giornata di interrogatori a Bari nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse per presunte partite truccate nel campionato 2008-2009, quella della promozione del Bari in serie A. Convocati per oggi gli ex giocatori del Bari Andrea Gazzie Daniele De Vezze, entrambi indagati per frode sportiva: l’interrogatorio di Gazzi, previsto in mattinata, e’ saltato per un impedimento del calciatore, mentre si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere De Vezze. Domani tocchera’ a Cristian Stellini, ex giocatore del Bari e fino ad oggi componente dello staff tecnico di Antonio Conte alla Juventus: Stellini ha scritto al presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per dimettersi dopo il deferimento alla Commissione Disciplinare. Fino a giovedi’ sfileranno davanti agli investigatori baresi gli ex biancorossi Vittorio Micolucci (le cui rivelazioni, insieme a quelle fatte da Andrea Masiello al procuratore federale Palazzi, hanno svelato nuove presunte ‘combine’), Vitor Barreto, Davide Lanzafame, Francesco Caputo, Marco Esposito, Stefano Guberti, Alessandro Parisi.
Le sentenze del processo al Calcioscommesse non sono state ancora emesse (sono attese per giovedi’ mattina) ma in casa Juve iniziano a sortire i loro effetti. Se gia’ si conosce il futuro di Stellini – visto che ha patteggiato con la Commissione Disciplinare una squalifica di 2 anni e 6 mesi e 50 mila euro di ammenda, e oggi si e’ dimesso con una lettera al presidente Andrea Agnelli – resta da decifrare quello del tecnico juventino Antonio Conte per cui il Procuratore federale, Stefano Palazzi, ha chiesto 15 mesi di stop, cosi’ come per il suo vice, Angelo Alessio. Nel pomeriggio si era diffusa l’indiscrezione che la Juventus avesse in qualche modo ‘scaricato’ il tecnico sostituendo l’avvocato Luigi Chiappero, legale storico del club, con un ‘esterno’ come la Bongiorno. Ma la smentita e’ arrivata da Michele Briamonte, l’altro legale juventino che ha difeso Conte nell’aula dell’ex Ostello della Gioventu’ del Foro Italico. ”Aspettiamo la sentenza della Disciplinare tutti uniti – ha assicurato Briamonte a Sky –Soltanto dopo io e Chiappero valuteremo eventuali decisioni per cambiare o estendere il collegio difensivo, ovviamente su indicazione di Conte: a lui spetta nominarlo”. Briamonte si e’ detto comunque fiducioso. ”Attendiamo la sentenza con il giusto ottimismo – le sue parole – avendo studiato le carte abbiamo capito che Conte non ha commesso le condotte contestate e abbiamo la fiducia e soprattutto la convinzione che questo venga riconosciuto gia’ in primo grado”.
La Juve quindi si stringe attorno al suo allenatore almeno sino al verdetto.”Siamo uniti, siamo uniti”, assicura Antonio De Rensis, avvocato personale di Conte. In caso di condanna, pero’, l’allargamento del collegio difensivo probabilmente ci sara’: l’avvocato Bongiorno sarebbe stato gia’ contattato. La situazione e’ delicata perche’, nonostante il club non sia direttamente coinvolto nello scandalo del Calcioscommesse, potrebbe essere tra quelli che piu’ subiranno le conseguenze del doppio processo sportivo basato sugli atti di Cremona e di Bari. A pesare sarebbe l’operato meritevole di condanna, secondo la Procura federale, dei propri tesserati: sui bianconeri non solo pendono le richieste per Conte e per il suo vice – in uno staff tecnico che dovra’ fare a meno, come detto, anche del collaboratore Stellini – ma anche quelle di 3 anni e 6 mesi per il difensore Leonardo Bonucci e un anno per il centrocampista Simone Pepe. Le contestazioni mosse ai cinque riguardano stagioni precedenti all’approdo in bianconero – Conte, Alessio e Stellini erano alla guida del Siena, Bonucci militava nel Bari, Pepe nell’Udinese -, ma tengono comunque in apprensione il club torinese, che potrebbe perderli all’antivigilia della Supercoppa Italiana con il Napoli che si disputera’ a Pechino. Oltre ai bianconeri, sono sei i club (l’Ancona pero’ e’ fallito) e 25 i tesserati che attendono le sentenze. E con loro migliaia di tifosi: mercoledi’ sera, i supporter delGrosseto sfileranno con una fiaccolata per le vie della citta’ a sostegno del presidente Piero Camilli. Giovedi’ mattina, infatti, si sapranno le sorti del club toscano e del Lecce, a un passo dalle retrocessione in Lega Pro; ma anche del Novara e dei club di Serie A come Bologna – per cui Palazzi, ha chiesto 2 punti di penalizzazione e un’ammenda di 50mila euro – e Udinese (50mila euro di multa, al massimo).
Fonte: ansa