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CONFERENZA STAMPA Balzaretti: “Davanti alla Roma ho subito eliminato le altre squadre. L’obiettivo è di raggiungere le coppe”. Sabatini: “Cassano offerto, ma non dal Milan” (AUDIO)

Balzarett

Dopo un Europeo da sogno, oggi è il giorno della prima conferenza stampa romanista di Federico Balzaretti. Il laterale Nazionale, è introdotto così dal ds  Walter Sabatini:

“Non si è mai registrato un consenso più ampio di quello palesato dalla società tutta per Balzaretti. Un essere umano pregiato e un grande calciatore. E’ stato un impegno grande, ma il nostro tasso tecnico aumenta molto così. E’ un calciatore che si è forgiato da solo, si è costruito una carriera bellissima, facendo scelte anche difficili. Ha conosciuto tutte le categorie: una certa fase della sua carriera è stata caratterizzata dalla scelta di andare a Palermo, quando non stava giocando molto. E’ qui per le sue qualità tecniche”.

Arrivi nel momento migliore?

“Arrivo qui nel momento migliore, sono grandicello ma maturo. Ho avuto tante esperienze, è un periodo giusto per arrivare, anche per la Roma: la squadra ha grandi ambizioni, il legame è stato voluto, speriamo di prenderci delle belle soddisfazioni”.

Perchè hai scelto la Roma?

“C’è stata una confusione mediatica, ma io sono sempre stato chiaro. Quando il presidente mi ha detto dell’offerta della Roma ho subito detto si. Le altre squadre? Eliminate subito davanti alla Roma”.

 Obiettivi per la stagione?

“Roma è una piazza che sogna tanto. Il potenziale è importante, la società ha investito tantissimo negli ultimi due anni. Non dichiariamo obiettivi…”.

Quanto hanno pesato i fattori esterni nella tua scelta?

“Avevo dichiarato che avrei privilegiato la mia famiglia nelle scelte. La situazione familiare che ho mi ha portato a voler far crescere le mie figlie a Roma, che è una città splendida. Il rapporto con il ds Sabatini ha influito, so come lavora e abbiamo pensieri comuni sin dai tempi di Palermo. Ci siamo trovati nel giro di 5 minuti, gli obiettivi erano gli stessi da subito”.

Il tuo ruolo?

“Inserirsi in un gruppo adesso è più facile, viene spontaneo. Il problema dell’inserimento non c’è. Nemmeno il problema di inserirsi negli schemi, sono avvantaggiato. Bisogna lavorare, i margini di miglioramento ci devono essere, abbiamo tante possibilità, possiamo ottenere risultati interessanti. Giocare a destra? Si, l’ho fatto altre volte, anche in Nazionale. Non è un problema, naturalmente giocherei in maniera diversa”.

Volevi venire solo a Roma o solo alla Roma?

“Solo alla Roma, capisco bene la differenza…”.

Balzaretti sceglie la Roma per la mancanza delle coppe?

“No, assolutamente no. I motivi li ho già detti, l’obiettivo minimo è quello di raggiungere le coppe”.

Il Psg?

“Una storia lunga, l’opportunità reale c’era stata lo scorso anno, quando mi chiamò il presidente. Di comune accordo decidemmo di non andare. Io sapevo di non andare al Psg dallo scorso gennaio. Non c’è stata mai poi una reale possibilità”.

Zeman è cambiato tatticamente? E’ solo un caso che la Roma abbia sviluppato il gioco solo sulla sinistra?

“Può darsi forse per le caratteristiche dei giocatori. Su 20 palle che ha Totti faccio 20 sovrapposizioni, ma credo sia casuale. Non è una cosa mirata o studiata, il mio modo di giocare è questo. Mi diverte sovrappormi, cercare la fase offensiva, cosa che credo si sposi con il pensiero del tecnico. Difendiamo sempre, magari un po’ più alti. La miglior difesa è l’attacco no? Credo che il mister voglia questo tipo di calcio”.

Sei stato uno degli uomini mercato, a 30 anni ormai…

“Io non sono stato scoperto adesso. Io ora sono qua e non rinnego le mie scelte: se sono arrivato qui a 30 anni vuol dire che ho costruito una carriera passo passo, con le mie soddisfazioni. Sono contento del mio percorso”.

Secondo te questa squadra può essere al livello delle big?

“Dobbiamo dimostrarlo. Come qualità èpossiamo competere, siamo tra le più forti del campionato, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Dobbiamo trovare il nostro equilibrio, amalgamarci. Questo nasce anche dai momenti difficili, dovremo essere bravi a subire le critiche e i momenti negativi. Da qui nasce un gruppo forte, e fortificando un gruppo possiamo arrivare lontano perchè questa squadra ha tantissima qualità”.

Come ti trovi con Zeman? Sono così duri? Impressioni su Zeman?

“I metodi sono molto duri, facciamo fatica la sera a parlare al telefono. E’ dura, ma sappiamo che le sue squadre vanno forte, questo sacrficio serve: quando non ce la fai più entra in gioco la testa, la resistenza al sacrificio. I metodi sono giusti secondo me, dobbiamo abituarci. Saremo brillanti. Zeman persona? Disponibile, semplice, coerente e corretto. Sa cosa vuole, un inizio senza dubbio positivo. E’ di poche parole, ma spesso quelle non servono…”.

Piris? Forse è un po’ indietro? E su Dodò?

“Piris non è indietro, ieri stava sempre davanti a me, magari io sono indietro (ride, ndr). E’ brevilineo, più piccolino, ha un modo diverso di giocare. E’ forte, m’ha colpito positivamente, Siamo in camera insieme, sta cercando di inserirsi. Questo è un gruppo dove si respira una bellissima aria, sono ragazzi seri. Sembra un gruppo che gioca insieme da tanto. Dodò? Me ne hanno parlato bene, anche io aspetto di vederlo, naturalmente, essendo più grande, spero di riuscire a insgnargli qualcosa sul calcio italiano. Lo aiuterò a diventare il terzino più forte del calcio italiano”.

Quanto è importante il ruolo di Totti e De Rossi? Non si corre a vuoto con loro…

“Io gioco molto sui tempi e sulla profondità, è fondamentale avere qualcuno che sa pescarti sulla profondità. Hanno qualità e questo è importante…”.

Sabatini:

“Noi i titolari ce li abbiamo, il reparto difensivo verrà rinforzato comunque”.

Heinze, Pizarro e Borriello?

“Questi ragazzi sono sul mercato, è cosa nota. Sarebbero stati qui, altrimenti. Ci stiamo lavorando, ci sono delle opportunità per questi ragazzi. Sono forti, non è un problema di collocazione: ci sono proposte anche reiterate, ma loro si confrontano con la propria realtà e hanno rifiutato alcune proposte. Heinze e Pizarro sono delle situazioni che potranno chiarirsi nelle ultime ore”.

E’ stato offerto Cassano?

“Non dal Milan, ho ricevuto una chiamata. E’ stato un sondaggio, ma non ho parlato con il Milan. E’ stata una chiamata da parte di un intermediario, il fatto non esiste per ora”.

Le cessioni creerebbero una disponibilità o una voglia di cercare altro?

“Noi avvertiamo l’esigenza di trovare un centrale di difesa. A volte delle circostanze vanno analizzate, le occasioni vanno prese se si presentano. Il mister è soddisfatto di ciò che abbiamo. Ci fermeremo qui, ma le situazioni che propone il calcio vanno sfruttate”.

ASCOLTA L’AUDIO DELLA CONFERENZA

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