(B. Tucci) – Il calcio d’agosto mente. Lo dimostra in modo inequivocabile la prima di campionato che ha ribaltato i pronostici su Lazio eRoma. Un flop per Zeman, una splendida vittoria per Petkovic. Meraviglia per il risultato di Bergamo? No, anche se ha smentito tutti quelli che sostenevano che la Lazio stentava a prendere quota. E invece «Petko» ha mantenuto le promesse: «Voglio giocatori aggressivi, veloci, caparbi, amanti del pressing e che arrivino in porta con due o tre passaggi». Durante la preparazione l’ottimismo era svanito e la Lazio non aveva brillato. E invece, con i tre punti in palio, la squadra è cambiata e ha dato ragione al verbo di Petkovic. A Bergamo si è vista un’altra Lazio, proprio quella predicata dal mister. Ora, c’è bisogno di una conferma. Domenica all’Olimpico arriva il Palermo, umiliato in casa dal Napoli e desideroso di rifarsi. Quale migliore occasione per un bis?
Ritornello completamente diverso per la Roma di Zeman. Innanzitutto parliamo di Bojan, ceduto ieri troppo frettolosamente al Milan. Un errore? Certamente sì, perché il giovanotto ha grandi qualità che il mister, con pazienza, poteva esaltare. Ragioni di cassetta? Forse, ma a volte, per il bene della squadra, i bilanci possono anche un po’ soffrire. Comunque sia, la Roma contro il Catania non è stata quella che tutti si aspettavano. I soliti problemi di una difesa traballante? Non solo. I giallorossi sono apparsi lenti e privi di idee. Sembravano un clone del gruppo guidato da Luis Enrique: passaggi laterali, nessuna verticalizzazione. Una noia per tutto il primo tempo. Solo un paio di lampi hanno salvato Zeman da una pessima figura. Però, si è mossa la classifica. «Meglio di niente», dirà qualcuno. Ma non è mortificante?