(G. Piacentini) – Venti convocati — non ci sonoBorriello e Perrotta, lo squalificato Destro e Dodò, ancora in ritardo di condizione — per l’esordio casalingo contro il Catania, nonostante da quest’anno si possano portare in panchina dodici calciatori. Il perché lo spiega Zdenek Zemanalla vigilia del suo ritorno all’Olimpico, tredici anni dopo l’ultima volta. «Non ha senso convocare giocatori che so già che non utilizzerò e poi dalla tribuna si impara di più che dalla panchina perché la partita si vede meglio». Semplice, come la spiegazione sul tormentone del portiere: «Reputo Stekelenburg uno dei migliori in Europa, però si può giocare a calcio anche senza di lui. A Pescara sono partito con Pinsoglio, poi ho cambiato perché non parava. Goicoechea? Mi piace ed è un’operazione vantaggiosa anche dal punto di vista economico. Per questo l’ho suggerito alla dirigenza». La sensazione è che Stekelenburg partirà titolare ma se arriveranno offerte (Tottenham in testa), il tecnico boemo non metterà nessun veto alla sua cessione. Cosa che invece potrebbe fare per Bojan: «A me non ha mai detto che vuole andare via, forse è il suo procuratore che dice queste cose. È un calciatore importante, che non è ancora al top dal punto di vista fisico, ma che può darci una grossa mano. È uno abituato a giocare con la squadra, ha i movimenti giusti. Centravanti? Io lo vedo esterno». Un messaggio allo spagnolo, ma anche a Lamela e Nico Lopez, in ballottaggio per una maglia al fianco di Totti («Sono convinto che sia uno dei più forti giocatori della storia») e Osvaldo: «Lamela e Lopez partono alla pari, nel senso che entrambi non hanno ancora capito i movimenti che devono fare. Però sono eccezionali e spero che tra un po’ di tempo non avremo più problemi». Il Catania non verrà a fare la vittima sacrificale, per questo servirà una Roma concentrata. Con Zeman si torna all’antico, da ieri sera la squadra è in ritiro: «Per me è importante stare insieme, il calcio è ancora uno sport di squadra e non individuale. Il Catania lo scorso anno ha fatto bene, noi abbiamo cambiato tanto e speriamo di essere all’altezza fin da subito. Io non ho l’ossessione della vittoria, ma spero che dimostreremo che si possono ottenere risultati giocando bene».
Per i bookmakers saranno Roma e Juventus a giocarsi lo scudetto. Per il momento la sfida è solo verbale con l’ennesima domanda e l’ennesima risposta sulle dichiarazioni di Antonio Conte sulla giustizia sportiva dopo la conferma della squalifica per 10 mesi: «Questo si è trasformato da processo sportivo a processo mediatico. Se una volta qualcuno si permetteva di dire certe cose, veniva squalificato. La Juve? Io dormo tranquillo, loro poco».
Esordio in campionato da dimenticare per la Primavera di Alberto De Rossi, sconfitta per 3-0 a Napoli: a segno con una doppietta Roberto Insigne, fratello minore di Lorenzo, e Novothny.