(L. Valdiserri) Gli amanti del cinema di Tim Burton potrebbero chiamarlo non Edward ma Walter mani di forbice. Il lavoro di Sabatini, d.s. giallorosso, non va giudicato solo per le «entrate» (Destro, Balzaretti, Castan, Piris, Bradley, Tachtsidis, Dodò e Svedkauskas) ma soprattutto per le «uscite ». Sono addirittura 43 i giocatori che hanno lasciato la Roma, chi in prestito per ritornare migliorato (Viviani) e chi per restare altrove (José Angel), chi in comproprietà correndo qualche rischio per il futuro (Verre, Piscitella, Caprari, Crescenzi), chi svincolato (lista lunga, con il «caso » Rosi) e chi venduto (Borini, al Liverpool, per 13 milioni). C’è chi ha fatto una toccata e fuga, come Gago, Kjaer e Heinze, che ieri è stato salutato da Bojan con un tweet. Tra i nomi dei «dismessi» ce ne sono alcuni che hanno scritto pagine importanti, come Pizarro, Juan o Cassetti, che il 6 dicembre 2009 segnò il gol vincente nel derby (1-0). Ma il tempo passa e le strategie cambiano.
La Roma ha risparmiato con i tagli ben 19,7 milioni di euro lordi sugli ingaggi: Juan 4,6; Pizarro 3,2; Brighi 2,3; Borini 2,3; Simplicio 1,8; Greco 1,25; Josè Angel 1,25; Heinze 1,2; Curci 1,1; Rosi 0,7. Il sogno, ma di difficile attuazione, è liberarsi anche di Borriello (5,2 milioni) e Perrotta (2,6). Ieri si è ventilato di un interessamento del Tottenham per il centravanti che, però, preferirebbe restare in Italia. Trovargli una sistemazione nel nostro campionato, con quell’ingaggio fino al 2014, è però un’impresa. Il Milan ha cercato invano di proporre uno scambio con Cassano (stipendi simili), il Genoa si è tirato indietro, la Fiorentina non si è mai fatta avanti. Manchester City e Inter vorrebbero allungare la lista con altri due nomi, ma, poiché sono quelli di Daniele De Rossi e di Daniel Pablo Osvaldo, l’eventualità è vista con terrore dai tifosi giallorossi. Carlo Cancellieri, osservatore del club inglese e amico di Roberto Mancini, ha rilanciato per l’ennesima volta l’interesse dei Citizen: «De Rossi è un top player. Un grandissimo giocatore che piace tantissimo a me e a Mancini e che potrebbe permettere al Manchester City di fare il salto di qualità in Champions League».
Secondo altre voci, invece, Stramaccioni avrebbe chiesto personalmente al presidente Moratti di portare in nerazzurro Osvaldo, sia come vice-Milito che come possibile titolare sulla corsia più esterna. Quanto c’è di vero in queste trattative? Osvaldo è fondamentale per Zeman, che ne ha due volte ribadito l’importanza: andrebbe sostituito, cosa quasi impossibile da fare in poco tempo. Solo se il giocatore chiedesse esplicitamente di andar via potrebbe aprirsi una soluzione oggi improponibile. Quanto a De Rossi, avesse voluto andare a Manchester avrebbe potuto farlo a scadenza di contratto guadagnando molto di più. Quanto infine ai tagli «veri », il prossimo dovrebbe essere Stefano Okaka, da tempo promesso al Parma pronto a girarlo in prestito allo Spezia, per fare il titolare in serie B e valorizzarsi.