(Corriere dello Sport) DIFESA In attesa di test più significativi anche Piris sta crescendo
Mancava Balzaretti, che ha preferito non rischiare nulla dopo l’affaticamento di venerdì. Ma la difesa della Roma funziona, eccome se funziona. Al di là dei soli 3 gol subiti in otto test, che visto il livello degli avverasri affrontati non possono far fede al cento per cento, ci sono da segnalare le buone cose prodotte dalla coppia Burdisso-Castan. L’argentino, al rientro dopo un anno di stop, sembra essere tornato al top, anche se comunque andrà testato nelle partite vere, dove la tenuta che serve è tutt’altra. Il brasiliano invece impressiona per sicurezza e senso della posizione. Non solo: probabilmente avrà bisogno di pochissimo tempo per ambientarsi alla nuova realtà visto che a vederlo giocare sembra un giocatore molto “europeo”. Insieme a Burdisso controllano palle alte e basse con discreta facilità, si dividono i compiti, entrambi sanno quando e come intervenire sull’attaccante avversario, se in anticipo o aspettandolo e portandolo fino alla linea centrale del campo. Bene anche Piris: non sarà un fenomeno, non ruberà l’occhio, ma sembra abituato a giocare in maniera semplice ed efficace, non poco per un calciatore. Il paraguaiano difende con grinta e scende con rapidità. Ok Taddei, ormai abituato al ruolo di esterno (ieri sinistro). E buono è stato anche il quarto d’ora giocato dal giovane Romagnoli. In attesa di Dodò e del rinforzo che arriverà dal mercato, insomma, ha ragione Zeman a dire che «si può stare tranquilli»
CENTROCAMPO Da rivedere De Rossi intermdio
In mediana il segnale chiaro è arrivato con lo schieramento di De Rossi da intermedio: Zeman, evidentemente, quando fu interrogato sulle possibilità di utilizzarlo come difensore e rispose <i>«per me è un centrocampista»</i>, non intendeva necessariamente mediano centrale. De Rossi, nella posizione di mezz’ala, ha faticato un po’, ma come sempre si è messo a disposizione. Qualche appoggio sbagliato e una condizione ancora da ottimizzare: De Rossi comunque, è uno dei punti di forza della Roma, e non sarà certo lui il problema di Zeman. Benissimo invece Pjanic, che ha partecipato alla manovra rendendola veloce e imprevedibile. Il bosniaco è uno dei migliori nella rosa giallorossa: tecnico e veloce, se riesce ad arrivare in zona gol con maggiore frequenza (e con Zeman non dovrebbe essere un problema) potrà risultare decisivo come non è stato durante la sua prima stagione romanista. Tachtsidis ha giocato un tempo da regista e l’altro da intermedio: il ragazzo c’è, dovrà solo trovare la migliore forma (ci vuole tempo per un fisico come il suo) e crescere seguendo i consigli di Zeman. Marquinho ha sostituito Pjanic, e si è mosso bene, servendo l’assist per l’ultimo gol di Osvaldo. Non c’erano Bradley, ancora fermo, e Florenzi, convocato dall’Under 21. I meccanismi del centrocampo, fulcro di qualsiasi squadra, sono ancora da perfezionare.
ATTACCO Destro attacca la profondità alla perfezione Lamela migliora
Mattia Destro è senza dubbio il valore aggiunto dell’attacco giallorosso. La Roma lo ha voluto fortemente e con il suo acquisto e la contemporanea cessione di Fabio Borini al Liverpool ci ha guadagnato, non c’è dubbio. Destro, fresco di nuova convocazione in nazionale maggiore, è forte davvero. Tecnico e in possesso di una buona struttura fisica, non molla mai. Corre avanti e indietro e – cosa che deve fare un grande piacere a Zeman – attacca continuamente la profondità, tagliando tra gli spazi che si creano nella difesa avversaria. Destro infine, ha un pregio, il migliore per un attaccante: quando c’è da buttarla dentro non cincischia e fa il suo dovere.
Da rivedere invece Osvaldo: ha segnato due gol, è vero ma è apparso svogliato. La spiegazione? Forse uno come lui ha bisogno delle partite vere per poter dare il massimo. Lui e Destro hanno dialogato bene, cercando sempre le combinazioni che chiede Zeman. Lamela si è mosso bene, ma non ha affondato quando doveva farlo. Ha mancato un paio di occasioni facili, cosa che invece non ha fatto il suo sostituto Nico Lopez: appena entrato ha timbrato il cartellino con un gol da applausi. Assenti Bojan e Totti. Ma il punto non cambia: se resta questo, con le direttive di Zeman l’attacco giallorosso è uno dei più completi e assortiti attacchi della A. Uno dei migliori, se non il migliore.