(S. Di Segni) – Venti milioni di sterline e i buoni rapporti tra Villas Boas e Franco Baldini non sono stati sufficienti a mettere Miralem Pjanic su un volo per Londra, ma questo non precluderà a Tottenham e Roma di parlare di altri affari. Ogni riferimento a Maarten Stekelenburg e Marco Borriello non è affatto casuale, anche se gli inglesi hanno appena rafforzato l’attacco con il riscatto di Adebayor: gli impegni in Coppa d’Africa del togolese possono spingere gli Spurs ad un altro investimento per il reparto avanzato. La partenza dell’olandese, rispetto a quella del centravanti, resta un argomento più spinoso: questione di ruolo e di ingaggio, fermo restando che la Roma non intende cedere Stek gratuitamente. (…)
STEK – L’ex Ajax in teoria non sarebbe in vendita, ma negli ultimi tempi è apparso inquieto: il fatto di non sentirsi certo del posto da titolare ha minato la sua serenità, la Roma dal canto suo si sta guardando intorno, la porta a questo punto può diventare davvero sliding . Non può essere un caso, in questo senso, che Zdenek Zeman abbia chiesto alla dirigenza romanista Mauro Goicoechea, estremo difensore del Danubio, classe 1988, i mondiali canadesi del 2007 alle spalle con l’Under 20 uruguaiana: il boemo – che pure ha dimostrato di apprezzare Lobont – è rimasto stregato da questo ragazzo, un indizio non da poco nella nebulosa questione che riguarda i portieri. Si tratterebbe di un’operazione low cost , Goicoechea non costerebbe più di un milione: in Uruguay sostengono che lo sbarco a Fiumicino sia vicino, tanto più che nelle ultime ore è emerso che il giocatore ha passaporto comunitario. Di riflesso, tra un dribbling e l’altro, il procuratore di Stekelenburg ha ammesso che «se la Roma dovesse prendere un nuovo portiere sarebbe il caso che lo dicesse, perché a quel punto Maarten andrebbe via» , così Robert Jansen a calciomercato.it.
PJANIC – Con il gong sul mercato si avvicina l’ora della verità: resta in sospeso anche quella su Bojan, lo spagnolo non è immune all’asse Tottenham-Roma. Oggi Sabatini sarà a Milano per tentare di dare una svolta alle trattative in uscita: si continua a cercare una sistemazione anche per Perrotta, che ha già rifiutato Siena e Chievo. Non c’è verso, invece, che nella lista dei partenti possa rientrare Pjanic. Con garbo e 25 milioni al cambio sterlina/euro, Villas Boas ha sperato di strappare il bosniaco alla Capitale. Il portoghese ha individuato nel centrocampista il sostituto ideale di Modric, finito al Real, così si è fatto sotto a più riprese: il primo tentativo è datato, la risposta non è mai stata sibillina, Pjanic è incedibile.
NO GRAZIE – Strano concetto, nel calcio moderno, quello dell’incedibilità. In serie A, poi, la potenza di tanti zeri è riuscita spesso a stracciare certi proclami, ma a Trigoria sembrano intenzionati a mantenere la parola: ne sa qualcosa il Barça, che qualche tempo fa si è presentato invano con una cifra molto simile a quella offerta dall’Inghilterra. I corridoi del quartier generale giallorosso sono testimoni di questa idea: «Chiederci Pjanic equivale a invitare la Juve a privarsi di Pirlo» . Chiaro, no?