(A. Ghiacci) Giuseppe Rossi e la Roma, una storia che va avanti da tempo. Almeno da sei mesi. Perché a Trigoria, ancor prima che arrivasse Zeman come nuovo allenatore, erano convinti che un giocatore come Rossi fosse perfetto da inserire nel nuovo disegno di squadra: per età (l’attaccante nonostante le grandi esperienze messe insieme con i suoi 25 anni è ancora giovane), per tecnica (sarebbe stato perfetto con Luis Enrique, lo sarebbe altrettanto per Zeman), per internazionalità d’immagine e anche per origini (è nato negli States, Paese di provenienza della nuova proprietà).
I contatti tra Roma e Villarreal si sono intensificati negli ultimi giorni, ma la Roma sarebbe intenzionata, dopo aver raggiunto una buona congiuntura tra numero di giocatori e monte ingaggi, a chiudere l’affare a gennaio, con la formula del prestito. I dubbi sono legati alle condizioni dell’ex attaccante della Nazionale azzurra, che ha già subito due interventi al ginocchio e si appresta ad essere operato nuovamente: le previsioni parlano di un suo ritorno in campo, dopo più di un anno, nella prossima primavera. La Roma però, basta pensare a quanto fatto con Dodò, non esclude un certo tipo di affari: un giocatore che finisce la riabilitazione in giallorosso e che, una volta tornato a completa disposizione, si rivela un super colpo perché portato a termine a prezzi stracciati (per via della condizione di infortunato al momento della chiusura della trattativa). Per Rossi però, si parla già oggi di 8-10 milioni di euro, sinceramente troppi per rischiare.
I contatti però non si fermano e il club giallorosso pensa comunque al prestito: da gennaio però, durante la finestra invernale di mercato, quando si potrà sapere di più anche sulle condizioni di Rossi e se i tempi di recupero indicati potranno essere rispettati. La Roma e Rossi, comunque, si piacciono. Da tempo ormai. E l’affare, se le circostanze saranno valutate buone, stavolta potrebbe andare in porto.