(G. D’ Ubaldo) – A diciotto giorni dall’inizio del campionato la Roma è in ansia per Francesco Totti. Il capitano si è fermato ed è tornato nella Capitale, si è arreso al dolore alla tibia sinistra che si trascina dal primo ritiro di Brunico, roba di un mese fa. Da allora ha partecipato alla tournée negli Stati Uniti (il capitano, il giocatore più rappresentativo, non poteva mancare) ed è ripartito per Irdning.
l dolore alla caviglia, quella che si ruppe nel febbraio del 2006, in uno scontro con Vanigli, non è passato e si è resa necessaria una visita specialistica,dall’ortopedico che lo ha operato sei anni e mezzo fa. Il dolore è proprio lì, sul perone della gamba sinistra, dove gli è stata messa una placca attaccata all’osso con tredici viti. Se il dolore fosse causato da un’infiammazione dovuta al tutore di metallo, bisognerebbe rimuoverlo e aspettare che l’osso ricresca intorno a quei tredici buchi. Sarebbe necessario uno stop come minimo di un paio di mesi.
Tra un mese e mezzo Totti compirà 36 anni. E’ un campione che fa ancora la differenza e come tale va trattato, anche nella gestione dei suoi molteplici acciacchi. Così come nel centellinare le sue energie negli allenamenti. In questo inizio di stagione il capitano è stato di esempio, sottoponendosi ai carichi di lavoro imposti da Zeman con entusiasmo. Solo negli ultimi tempi gli è stato risparmiato qualche esercizio più pesante. Totti si è messo a disposizione del boemo sapendo che in questa stagione dovrà giocare venti-venticinque partite.
La concorrenza in attacco è aumentata con l’arrivo di Destro e al capitano sarà chiesto il sacrificio di tornare a fare l’esterno. Totti va tutelato, per sfruttare al meglio le sue doti straordinarie, per allontanare le inquietudini di questa lunga e pesantissima estate. Totti ha ancora tanto da dare alla Roma, ma deve stare bene fisicamente. Oggi si saprà la verità. I tifosi giallorossi incrocino le dita.