(A. Ghiacci) – Una questione del genere, a tre giorni dall’inizio del nuovo campionato, era davvero difficile da mettere in conto. Chi sarà il portiere titolare della Roma domenica sera, per la prima giornata, all’Olimpico contro il Catania? In casa giallorossa infatti, subito dopo la chiusura della querelle legata a De Rossi, si è aperto il dibattito su Maarten Stekelenburg, arrivato soltanto un anno fa a Trigoria, acquistato dall’Ajax per 6,5 milioni di euro. La Roma si fida ancora dell’olandese ma ora, con la voglia di abbassare ulteriormente il monte ingaggi e spazzare il campo da tutti i dubbi tecnici che proprio l’ultima stagione di Stekelenburg ha contribuito a creare, ha aperto la porta alla possibile cessione. Tanto che è già stato bloccato Mauro Goicoechea, 24 anni, uruguaiano del Danubio. Dopo giorni in cui dall’Uruguay hanno dato per certo il suo arrivo in maglia giallorossa, è stato lo stesso Goicoechea a parlare, in pratica, da prossimo giocatore romanista: «Sono felicissimo – ha dichiarato al sito ovaciondigital.com – non vedo l’ora che arrivino i documenti per potremi mettere in viaggio. Ho dovuto attendere quindici giorni, ma per fortuna tutto si è concluso per il meglio. (…)”
CORRIERE DELLO SPORT Roma, rebus portiere Stek o Goicoechea?
ATTESA – In realtà per l’arrivo dell’uruguaiano c’è ancora da aspettare. Proprio perché la Roma, consapevole di avere in casa, oltre a Stekelenburg, Lobont e il giovane Svedkauskas (arrivato da svincolato a inizio luglio), non vuole correre il rischio di avere a che fare con troppi portieri. Sia per non mettere in difficoltà Zeman, sia perché con un uomo in più il monte ingaggi aumenterebbe invece di calare. L’attesa, in questo momento, è tutta per l’offerta che il Tottenham sembra avere in mente da tempo ma che ancora non ha recapitato alla dirigenza romanista: servono più o meno gli stessi soldi che la Roma ha investito un anno fa, prima che le prestazioni di Stekelenburg, tra giallorosso e nazionale orange, facessero prima nascere e poi crescere dubbi inaspettati. Per restare alla Roma: scarsa attitudine a giocare lontano dai pali (caratteristica che dopo l’addio di Luis Enrique serve anche con Zeman), lingua italiana ancora tutta da perfezionare (necessaria per comandare la difesa), problema alla spalla presente da oltre tre mesi che stenta a guarire del tutto (ma non serve alcuna operazione). Se il Tottenham si presenta con 6,5 milioni di euro la Roma, con Stekelenburg che non ha manifestato grandi perplessità all’eventualità del trasferimento, potrebbe dire sì alla cessione. Da considerare che un milione dei 6,5 sarebbe destinato all’Ajax, come da contratto firmato un anno fa.
OPERAZIONE – La Roma però, incasserebbe 5,5 milioni di euro e risparmierebbe i 2,7 lordi dell’ingaggio di Stekelenburg. Soldi che resterebbo in cassa anche nel momento in cui Goicoechea dovesse ricevere la chiamata per volare nella Capitale. «Siamo a buon punto» ha fatto sapere l’agente dell’uruguaiano. Il club giallorosso, al di là di smentite e rassicurazioni lanciate a più riprese, alla questione portiere pensa da tempo. Per accontentare Zeman, che ha indicato Goicoechea quando ha saputo della possibilità di addio di Stekelenburg, la Roma, nella persona del direttore sportivo Walter Sabatini, ha messo in piedi con il Danubio un affare da poco meno di 1 milione con la solita formula del prestito oneroso (circa 300.000 euro) e riscatto tra un anno (600.000 euro, bonus compresi). Ma prima andrà ceduto l’olandese, che comunque ha ricevuto tutti gli attestati di fiducia di compagni, tecnico e società. Infine c’è da ricordare che in Brasile c’è sempre Julio Sergio, che cerca una squadra ma che ha un contratto con la Roma fino al 2014(…)