(Corriere dello Sport) Casillo ci riprova a sottrarre Marco Sau al Cagliari, nonostante il suo Foggia, travolto dagli inadempimenti economici, non esista più e la squadra cittadina militi ora tristemente in serie D. Chiede il sequestro giudiziario del cartellino, praticamente del giocatore: «Come se fosse un frigorifero, una lavatrice o un’automobile», chiosa avvilito più che divertito l’avvocato di Sau e del Cagliari, Mattia Grassani. Il prossimo 4 settembre il giudice foggiano, Caterina Lazzara, deciderà sul ricorso presentato al tribunale cittadino da Casillo e dalla Finanziaria che controllava la società ormai sparita. E’ il secondo assalto. Il primo era stato respinto sempre dal Tribunale di Foggia lo scorso mese. Casillo, in quel caso, aveva chiesto il sequestro conservativo. Adesso ha cambiato obiettivo passando al sequestro giudiziario. In sostanza chiede al giudice di vietare a Sau di scendere in campo col Cagliari o con qualsiasi altra squadra a cui la società sarda dovesse cedere il contratto per le prestazioni sportive.
La storia è nota. Il Foggia accusa il Cagliari di aver acquisito il calciatore con una firma falsa del medesimo, firma, peraltro, mai sconfessata da Sau. Di qui la decisione del mese scorso di respingere il ricorso e di condannare Casillo al pagamento delle spese legali («Pagamento mai effettuato», sottolinea Grassani). All’udienza ci sarà anche Massimo Cellino. Nel frattempo Grassani sottolinea come Casillo voglia «recuperare i diritti su Marco Sau senza poterlo utilizzare visto che non partecipa a nessun campionato professionistico».