(R.Boccardelli) Francesco Totti viaggia spedito verso una maglia dal primo minuto in Roma-Catania. A 12 giorni dal debutto della squadra giallorossa e del suo capitano in campionato, tutti gli indicatori del caso dicono che Totti ha superato quasi del tutto il problema infiammatorio alla caviglia sinistra, quella operata, quella con la placca, sì, insomma, quella che ha tenuto col fiato sospeso migliaia di fan romanisti e non solo negli ultimi giorni.
Si è rivelata giusta la strategia concordata con lo staff tecnico e medico, quella di lasciare anzitempo il ritiro austriaco di Irdning per fare il punto con il prof. Mariani e svolgere (dopo l’esito confortante della risonanza magnetica e di due visite specialistiche) un lavoro molto più leggero condito da qualche seduta di fisioterapia con l’inseparabile Silio Musa. Il mare e il sole di Sabaudia (anche se per pochissimi giorni) hanno fatto il resto, anche a livello mentale. Totti ha bruciato i tempi, ancora una volta. Era atteso in allenamento con il gruppo alla ripresa, dopo Ferragosto e invece ieri mattina si è presentato regolarmente ai nastri di partenza della seduta a Trigoria. Mossa molto apprezzata da Zeman che ha registrato ancora una volta la voglia del capitano di essere sempre in testa al gruppo e non solo in senso metaforico.
Non è stata una seduta molto intensa, di quelle alla Zeman tanto per intenderci: parte atletica basata su agilità e velocità, a seguire schemi e traiettorie boeme. Totti ha svolto tutto il lavoro con naturalezza senza avvertire fastidi. I prossimi due giorni di riposo contribuiranno a far sparire definitivamente infiammazione e relativi fastidi alla caviglia sinistra. Insomma, alla ripresa fissata per giovedì pomeriggio, il capitano si presenterà in ordine e pronto a riprendere il lavoro completo. Sarà dunque in campo per il vernissage del 19 all’Olimpico contro l’Aris di Salonicco, ultima amichevole della Roma prima del debutto in campionato.
Sicuramente un tempo contro i greci, sicuramente a sinistra in un tridente che presumibilmente lo vedrà accanto a Osvaldo (centrale) e Lamela a destra. Il tridente che, alla luce del turno di squalifica di Destro, dovrebbe dare l’assalto anche alla difesa del Catania nella prima del 26 sera all’Olimpico. Un ruolo, quello di esterno d’attacco a sinistra, che Totti interpreta alla sua maniera, con maggiore propensione ai rientri, agli assist e ai cambi di gioco, che non all’attacco della profondità e della porta avversaria. Dunque un’interpretazione non proprio zemaniana ma che il boemo ha comunque mostrato di gradire chiedendo al contempo all’esterno di destra (Lamela o Nico Lopez) di puntare velocemente e senza esitazione la porta avversaria.
Variante sul tema, la buona intesa con Osvaldo, che permette di tanto in tanto a Totti di accentrarsi, scambiando la posizione con l’argentino, per andare al tiro in porta o all’assist vincente per gli inserimenti dei compagni. In questo caso Osvaldo si occupa anche del lavoro sporco in caso di palla persa (rincorrendo pallone e avversari) mentre il capitano può rifiatare restando provvisoriamente in posizione di centravanti.