(F. Oddi) – Nella settimana in cui il Manchester City è tornato alla carica per Daniele De Rossi, la Roma rinnova (per tre anni) il contratto al padre Alberto. Nel ’95 già era a Trigoria, con gli Esordienti. La Primavera la guida dal 2003, promosso dopo una splendida annata con gli Allievi: finale scudetto persa con il Milan. Di quella cavalcata fino a ieri erano rimasti in due, lui e Rosi, un contratto prolungato e uno stracciato.
Ventennio a Trigoria Nei suoi 17 anni di settore giovanile giallorosso ha vinto tre scudetti — il primo con i Giovanissimi, gli altri con la Primavera — e una Coppa Italia, allenando tutti gli Under 28 che sono arrivati in A: gli ’84 li ha guidati per una vita, mai gli ’83, per non ritrovarsi mister di suo figlio. Poteva diventarlo con le dimissioni di Ranieri: rifiutò, la società promosse Montella, l’unico — con Stramaccioni — che poteva ambire alla sua panchina. Ora che i suoi rivali sono in A, può battere ogni record: ha sempre detto di non avere altre ambizioni che rimanere in Primavera, ci rimarrà finché ne avrà voglia. A fine contratto saranno vent’anni, e potrebbe averne ancora.