(A. Catapano) – Daniele De Rossi ha accettato l’offerta del Manchester City, il prossimo potrebbe essere Stevan Jovetic. Terrific, direbbero gli inglesi. Già. Se tutti i sogni di Roberto Mancini si realizzassero, il calcio italiano riceverebbe un’altra mazzata tremenda. Il prossimo assalto rischia di farci male: se il Manchester City riuscirà davvero a mettere le mani su De Rossi e Jovetic, a quale abisso di competitività sprofonderà il calcio italiano, già «scippato» di Lavezzi, Verratti, Ibrahimovic, Thiago Silva e, forse, Ramirez?
Maledetti sceicchi Sempre loro. Da Parigi a Manchester, ora tocca a Mansour dedicarsi allo shopping, per soddisfare le richieste di Mancini. Il primo acquisto lo ha puntato da tempo: Daniele De Rossi, 29 anni, centrocampista universale, bandiera della Roma e leader della Nazionale. Già corteggiato un anno fa e, con maggiore insistenza, lo scorso inverno, prima che il ragazzo strappasse alla Roma un ricchissimo rinnovo contrattuale, che con circa sei milioni netti a stagione (bonus compresi) lo ha reso il tesserato più pagato a Trigoria. Sempre pochi rispetto ai nove che al cambio sterlina/euro gli avrebbe offerto il Manchester City per i prossimi quattro anni, strappando stavolta il sì di Sergio Berti e del suo assistito.
Cosa è cambiato? Le domande sorgono spontanee. La prima: perché Daniele De Rossi ha accettato l’offerta del City proprio ora che Zeman ha riportato entusiasmo e il progetto Roma sembra decollare? Non era più logico farlo sei mesi fa, quando con Luis Enrique andava alla deriva e il futuro era incerto? Risposta facile: allora, se fosse andato via senza rinnovare il contratto, tutta la città gli avrebbe dato del traditore e lui non lo avrebbe sopportato. Oggi, se la sua cessione portasse la cifra richiesta dalla Roma, l’accusa di alto tradimento verrebbe a cadere. La domanda successiva svela un retroscena: nei giorni scorsi c’è stato uno scambio di comunicazioni tra Mancini e De Rossi: l’allenatore gli ha chiesto la disponibilità a trasferirsi a Manchester, il giocatore ha ringraziato, ma declinato l’offerta, rivendicando il suo attaccamento alla città, e a quel punto Mancini, un po’ stizzito, lo ha salutato augurandogli la fine di Totti, cioè una carriera senza trofei. Cosa è cambiato nelle ultime ore? Il City ha alzato l’offerta? De Rossi ha capito definitivamente che Zeman lo stima poco? O ha parlato con i dirigenti della Roma scoprendo che non hanno nulla in contrario a cederlo?
Roma e Fiorentina che fanno? Dubbi che verranno chiariti nelle prossime ore. Stasera dopo l’esordio con il Southampton, mentre De Rossi avrà il primo (e ultimo?) appuntamento con i suoi tifosi all’Olimpico, Mancini farà il punto di mercato con i suoi dirigenti. De Rossi subito, Jovetic dopo aver piazzato Dzeko, la strategia è questa. Della Valle ha ripetuto fino alla noia che il montenegrino resterà a Firenze, ma di fronte ad un’offerta da 30 milioni sarebbe costretto a lasciarlo andare. Da domani, intanto, ogni momento sarà buono perché a Trigoria arrivi il fax con l’offerta per De Rossi: 25, 30 o 35 milioni? Quale cifra farà cadere la Roma? Non si può escludere che alla fine resista, ma nemmeno dimenticare quanti soldi risparmierebbe solo con il taglio dell’ingaggio di De Rossi, 50 milioni lordi. Soldi che potrebbe reinvestire subito per trovare un sostituto all’altezza, anche se il tempo a quel punto stringerebbe.