(A. PUGLIESE) Che arrivi o no l’assalto del City, non fa differenza. De Rossi è al centro del progetto tattico della Roma, l’uomo che deve dare equilibrio e geometrie al 4-3-3 zemaniano. A lui il tecnico ha consegnato le chiavi della squadra nella prima amichevole austriaca (vinta 13-0 contro i dilettanti dell’ATV Irdning) e su di lui vuole plasmare la squadra. Ci riuscirà? Zeman è convinto di sì, ma non dovesse andare, ecco pronta la carta di riserva. Spostare Daniele in posizione di intermedio, a destra o sinistra, spedendo in regia qualcun altro (Tachtsidis se crescerà, Bradley in alternativa).
Assalto Dall’Inghilterra i rumours sono sempre insistenti, con i tabloid che parlano di un Manchester City pronto all’assalto, con un’offerta che dovrebbe ballare tra i 25 e i 30 milioni di euro. A Trigoria non è ancora arrivato nessun fax, ma la Roma fa sapere che anche nel caso in cui succedesse, «Daniele è incedibile». Come dire, Mancini si rassegni. E Zeman trasformi De Rossi nella musa della nuova Roma, quella che punta a ritrovare almeno la Champions League. De Rossi (che a Irdning si è presentato in ottima forma) del resto in quel ruolo ha già un anno di apprendistato (con Luis Enrique), anche se era un 4-3-3 diverso. «Per me Daniele è un mediano — ha detto il tecnico giallorosso — ma a seconda delle situazioni potrà servirci anche da interno sinistro o destro».
Versatilità Ecco perché De Rossi è incedibile, perché oltre che essere un simbolo giallorosso (il contratto firmato lo scorso anno fino al 2017 ne è la conferma), ha una versatilità difficilmente replicabile. Nel 4-3-3 può giocare in tutti e tre i ruoli di centrocampo (da interno, tra l’altro, si riavvicinerebbe alla porta, potendo anche sfruttare la sua facilità di calcio) e all’occorrenza, come già successo anche lo scorso anno, anche da difensore centrale. Anche se Zeman, su questo, è stato chiaro: «Io difensore non lo vedo». Già, De Rossi deve essere quello che fu Di Biagio all’epoca e si lavorerà su questo, anche se sabato scorso, contro l’Irdning, era un po’ fuori giri e non ha convinto a pieno. «Ha cercato troppo la giocata con la palla lunga, mi piacerebbe si cercasse di costruire di più la manovra». Ci riproverà sabato prossimo (ore 18), contro altri dilettanti (stavolta l’Sc Liezen, squadra della Steiermark Landesliga).